Questi video contengono immagini forti, ripugnanti, ma evidentemente non per i vivisettori che sembrano divertirsi nel loro "sporco" lavoro.
Qualsiasi sensazione di dolore e riluttanza, è nulla in confronto a quello che provano gli animali, ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, anche adesso.Si utilizzano tutti i tipi di animali, e sempre di più animali, e la loro fornitura attraverso i canali non ufficiali ne trae un beneficio economico enorme....
La Covance si presenta nel suo sito ufficciale come un azienda seria, professionale, pulita e asettica, volti sorridenti, camici immacolati e un linguaggio per presentare al meglio la sua "efficienza"
Ha sedi in tutto il mondo, e lavora a contratto con le più importanti case farmaceutiche, per velocizzare l'immissione di un nuovo farmaco nel mercato, senza nessuna valenza scientifica.
Tutto questo in realtà nasconde un inferno imprensentabile e impensabile, per questo i laboratori sono ben protetti da qualsiasi ingerenza che ne possa rivelare la verità.
L'ultima investigazione della BUAV *(British Union Against Vivisection) rivela l'orribile verità che si nasconde dietro le porte chiuse di Covance, a Munster, nord-ovest della Germania, uno dei più grandi laboratori di sperimentazione per conto terzi del mondo.
Un infiltrato ha lavorato all'interno di Covance per settimane, e ha trascritto nel suo diario le sofferenze enormi a cui sono sottoposte le scimmie in quel laboratorio: deprivazione, paura, tormenti, avvelenamenti. La rabbia dei vivisettori frustrati contro le scimmie indifese, gli abusi, le illegalità.
DIARIO
“ I nuovi arrivati sono condotti in unità composte da gruppi di 6 o 8 scimmie per ogni gabbia.
Sono estremamente spaventati. E’ facile vedere il panico nei loro occhi. Si stringono
disperatamente l’uno all’altro e urlano mentre, uno dopo l’altro, vengono spinti a forza nella
gabbia. A volte, quando le scimmie sono estratte dalla gabbia, lottano così intensamente che la
porta della gabbia potrebbe ferirle tagliando le loro code o rompendo una zampina.
L’intero processo è paragonabile a una catena di montaggio. Per prima cosa le scimmie
vengono anestetizzate e tatuate sul petto. Successivamente il loro addome viene aperto e
vengono inserite delle lenti a fibre ottiche per esaminare gli organi interni. Prima di essere
poste in quarantena in piccole gabbie metalliche, che diventeranno le loro “case” per qualche
settimana a venire, non gli viene fornita la minima assistenza. Le gabbie sono spoglie.
Lentamente le scimmie cominciano a rinvenire dall’anestetico e spesso cadono e inciampano
colpendo la testa sulle sbarre di metallo. Si svegliano tra i suoni tremendi della musica a tutto
volume e le urla del personale. In stato di shock totale di fronte a questo orrore le scimmie si
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siedono immobili e in silenzio nelle piccole prigioni. Da quel momento questo luogo diventerà il
loro inferno.
Lavorare nell’Unità di Tossicologia della Riproduzione mi ha profondamente sconvolto. L’unità è
piena di femmine in stato di gravidanza e di madri con i loro piccoli. Le gabbie sono sbarrate
come quelle delle altre scimmie. A scadenze regolari i cuccioli venivano separati con la forza
dalle madri per essere pesati e sottoposti a prelievo di sangue. Le madri tentavano
disperatamente di proteggere i loro piccoli, piangendo e percuotendosi contro le gabbie. E’
stato davvero difficile osservare la disperazione negli occhi delle madri mentre lottavano contro
l’inevitabile. Due addetti strappavano letteralmente la madre dal bambino tirandoli per le code
e le braccia.
Ogni giorno a undici scimmie venivano somministrate dosi di sostanze da testare. In un
occasione ho visto i tecnici mettersi a scherzare, sghignazzare e parlare con i ricercatori
mentre questi somministravano dosi ad una scimmia dopo l’altra. La musica risuonava a tutto
volume nella stanza. Una scimmia aveva fatto resistenza e un tecnico resosi aggressivo aveva
iniziato a sballottare la scimmia che aveva preso a urlare. La ricercatrice aveva incontrato
problemi ad infilare un tubo nella sua gola. Stava parlando con il tecnico degli animali e si
muoveva seguendo la musica. Il tecnico che teneva ferma la scimmia aveva iniziato a muovere
l’animale al ritmo della musica della radio. Finalmente la ricercatrice riusciva a inserire il tubo
nell’animale e a pompare le sostanziare da testare nel suo stomaco. La scimmia sembrava
entrata in stato di shock e aveva smesso di lottare. Ma i suoi occhi tradivano il panico e la
paura. Dopo l’operazione, il tecnico ha preso la scimmia per un solo braccio, e l’ha trascinata
letteralmente nella sua gabbia lasciando che sbattesse contro la porta”.
***
ABUSI VERBALI
Molti dipendenti diventavano frustrati e aggressivi quando le scimmie non li “assecondavano”
subito durante le somministrazioni o altri test. Per esempio se c’erano problemi a trovare una
vena da cui prelevare sangue o non si riusciva a far scendere in gola il tubo per la
somministrazione orale forzata, il personale perdeva frequentemente le staffe e iniziava a
imprecare e a urlare contro i macachi.
In molte unità c’era una generale cultura di minaccia mediante abusi verbali verso gli animali,
persino i membri più anziani dello staff tolleravano, o addirittura prendevano parte, a questi
abusi. Nel video una donna Assistente Tecnico canta “aerosol, aerosol, aerosol” mentre sta
spingendo a forza un tubo nella gola di una scimmia e in un’altra occasione continua a ripetere
“E’ un diavolo, è un diavolo, è un diavolo”.
Questa assistente è stata filmata anche mentre da sfogo alla sua rabbia perché incapace di
inserire il tubo dentro alla gola. In un'altra occasione, mentre aveva difficoltà a prelevare del
sangue da una scimmia, la stessa assistente è stata udita dire:” Qualcuno può tenere questo
fottuto animale”
Mentre la scimmia lotta per liberarsi l’assistente si lascia sfuggire il suo braccio e poi gli si
rivolge contro gridando”Lui voleva colpirmi!”. In seguito la scimmia terrificata viene scossa
vigorosamente e sgridata dal tecnico (“Sei stupido o cosa? Dannato bastardo”), la donna
assistente quindi minaccia la scimmia con una siringa e dice” “Mi ricorderò di questo”.
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In altre differenti occasioni, gli abusi verbali da parte dello staff includevano scoppi d’ira come
“Stai buono o ti spaccherò la testa”; “Vaffanculo. Stai giù”; “Tu sei una piccola sporca merda.
Mio dio, non mi toccare. Io lo odio questo”.
***
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5 commenti:
Penso che persone che si comportano in questo modo con animali inermi lo farebbero senza scrupolo anche con umani.
Mi ricorda il filmato "Crimini nascosti" di tanti anni fa che denunciava quanto avviene nei laboratori e che mostra una scimmietta colpita ripetutamente in testa con un martello mentre gli aguzzini (persone umane?) ridono e si divertono per le sue espressioni umane di supplica.
Dobbiamo dire basta e rifiutare ogni prodotto ed ogni terapia provenienti dalla vivisezione
Münster, Nordreno-Westfalia: uno dei Länder tedeschi con la più alta concentrazione industriale - e anche con la più alta concentrazione di "associazioni" impegnate nell'importazione e nella vendita di cani e gatti dai Paesi del Sud e dell'Est, con le sedi principali in quel di Dortmund, di Düsseldorf, di Kleve... e con diramazioni ovunque...
L'osservazione di Ringhio è da tenere presente, ed è molto interessante, anche perchè io non credo alle coincidenze.....
Un pò strano non vi pare?
Teniamo presente anche che per l'utilizzo degli animali il numero sembra non bastare mai, si parla di milioni e milioni!
Please put in your blog this item, with the illegal documents from the Grecce. Are documents for the court of Ancona, and are illegal for the Greece Law.
Illegali-documenti-102-cani-Ancona-Grecia.
Versione stampabile
Sab, 23/08/2008 - 10:04
autore:
Animals Knights.
Traffico Animali. 102 cani. Per il processo d' Ancona.
Attenzione!
Questi sono dei documenti relativamente dello processo d' Ancona, dello sequestro dei 102 cani della Grecia.
Questi documenti sono illegali per la legislazione Greca.
Perfavore aiutate per la continuazione della investigazione.
Illegali-documenti-102-cani-Ancona-Grecia.
102-cani-Ancona-Grecia-documenti-illegali..doc 4.44 MB
Illegali
Inserito da Anonimo (.) il Lun, 25/08/2008 - 06:00
It' s illegal for the Greece Law to export someone - person or organization - animals for other organisations.
The animals adoptions are for persons only. And the organisations from Greece has no right to sent animals abroad.
The owners in the documents are not owners in the truth. Are persons who transport animals from Greece to German, and other countries continuously, or to send animals.
The group from Salamina island until now did n't except that, had dogs in Ancona. And there is not a commission to decide for adoptions. This group and others,for many years send dogs abroad illegali for other organisations, and not for persons.
If a dog travel without his owner, for Greece Law is a commerce export. What can we say about 102 dogs with horses, all together?
For Giannis Vasileiou, all the groups said that, they prefered of him, because he was the best for transport dogs, but this is a lie. Basileiou had not permission to transport dogs or cats, but only horses.
continue...
Io ce l'ho questo filmato e non vi dico quando l'ho visto...
E' qualcosa di talmente doloroso, ti prende l'anima, ti viene tanta rabbia e non riesci a capacitarti come si possa fare tanto male ad un essere indifeso, ed in questo modo.
Bisogna lottare contro queste atrocità e basta.
Poi ti chiedi: ma se questi esseri sono capaci a fare tanto, saranno certamente capaci di farlo anche con gli "umani", vero?
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