Sta a ciascuno di noi rimanere con gli occhi aperti per non perdere queste tracce per essere consapevoli, e non burattini manovrati senza capacità critica.
Su questo blog c'è qualche traccia, il resto non dovete mai smettere di cercarle voi.

lunedì 7 settembre 2009

Traffici di cani verso l'estero

Sergio Sellitto, coordinatore ENPA della Lombardia, al Tg5 del 2 settembre 2009. Un esercito di prestanome svuota i canili con adozioni fasulle per trasferire i cani in altri canili e stalli e passarli a organizzazioni straniere che li vendono in Germania e in Svizzera. Accade in tutta Italia!

5 commenti:

Anonimo ha detto...

La verità finalmente sta emergendo, ecco come si svuotano i canili!

Ringhio ha detto...

Un documento fondamentale, una presa di posizione senza sottintesi... e lo smascheramento di quanto avviene da anni sotto gli occhi delle istituzioni preposte al controllo.
Sembra ieri che chi lottava contro queste infamie, facendo appello a una giustizia paralizzata o noncurante, veniva trattato da visionario ed era esposto all'arroganza tranquilla e insultante dei trafficanti.
È ora che le forze dell'ordine si muovano con un appoggio dichiarato e forte dello Stato. Firmiamo tutti e facciamo firmare la petizione dell'ENPA "Ti deporto a fare un giro": il modulo si può scaricare dal sito www.enpa.it/it.

Anonimo ha detto...

Si uniamoci veramente per combattere questo traffico e per dare supporto all'Enpa che ha preso una decisione storica..forse possiamo farcela!!!!!

Ringhio ha detto...

Senza "forse", ultimo Anonimo, senza "forse"
Da quando, finalmente, l'Enpa si è fatto portavoce di tanti sforzi finora sparsi e disperati, quanti hanno acquistato nuovo coraggio ed escono pubblicamente a denunciare... ed emerge all'attenzione di tutti un fenomeno di un'evidenza abbagliante, di un chiasso assordante.
Stiamo fornendo sempre di più, uno sull'altro, elementi a chi nel Paese è preposto alla tutela degli animali, elementi rimasti finora nascosti quasi a tutti, protetti com'erano dai solidi establishments formatisi in questi anni sotto il nome generico di "protezione animale". A dispetto di questi establishments, chi è preposto alla vera tutela degli animali sa ragionare con la sua testa. Il Ministero, del resto, ha una solida eredità di valutazione e di normativa a cui rifarsi, e le forze dell'ordine e la magistratura, che sono in grado di aiutarlo, non mancano a loro volta di far sentire la loro voce.
Chi lavora sul territorio a contatto con la realtà quotidiana, chi vede e si batte per il trionfo della legalità, aiuti chi è preposto al controllo e alla progettazione, aiuti il Ministero.

Anonimo ha detto...

Sistema tecnicamente perfetto per ridurre il randagismo, prima dalla strada, poi dai canili ed infine con il dirottare "animali", che la legge considera protetti, in quell'immenso calderone di "adozioni felici". Bene, moltissimi animali sono partiti dal Nord Italia, il pretendere la destinazione dovrebbe divenire "legge" perchè la privacy, tanta acclamata dai diportisti non ha ragione di essere per delle creature che non hanno facoltà alcuna di auto difesa.