Sta a ciascuno di noi rimanere con gli occhi aperti per non perdere queste tracce per essere consapevoli, e non burattini manovrati senza capacità critica.
Su questo blog c'è qualche traccia, il resto non dovete mai smettere di cercarle voi.

sabato 25 aprile 2009

Commercio professionale di animali: il rifugio di Hornberg resta chiuso


La rete dei punti di raccolta della Pro Animale.
Il rifugio in questione è rappresentato dalla goccia n°2 al confine con la Svizzera.


Offenburg (aho). Il presidio governativo di Friburgo ha confermato l'ordinanza di chiusura del rifugio di Hornerg, che aveva già imposto la circoscrizione di Ortenau nel luglio 2008. Il TAR ora ha rigettato il ricorso contro la chiusura, fatto dal gestore del rifugio, l'assocazione Pro Animale fuer Tiere in Not. E' la nota comunicata dal TAR.

In questo modo la sede Governativa ha confermato quanto stabilito dalle Autorità regionali. L'autorità regionale aveva motivato la chiusura per la detenzione di un numero superiore di gatti e cani a quello autorizzato, non disponeva di personale speicalizzato per la cura e la detenzione degli animali presenti e poiché i registri non erano tenuti a norma. Inoltre l'autorità regionale ha accusato il rifugio di importare e vendere animali provenienti dall'estero, senza la licenza di legge.

L'autorità governativa inoltre condivide in special modo il fatto che nella prassi eseguita dal rifugio si trattava di un'attività commerciale vera e propria , vietata; stessi pareri
espressi dal Ministero per l'alimentazione, agricoltura e protezione del consumatore e Ministero regionale del Land Baden-Wuerttemberg. Per entrambi i Ministeri l'importazione di animali dall'estero e la loro adozione con l'incasso di offerte, come faceva la Pro Animale, è commercio professionale.

Se il rifugio di Hornberg vuol riaprire l'attività, l'associazione Pro Animale deve fare ricorso al Tribunale di Friburgo, informa l'autorità circoscrizionale.

AHO Redaktion Kleintiere & Pferde
20. März 2009

15 commenti:

Anonimo ha detto...

Ragazzi, più chiaro di così si muore!!
Quindi, la maggior parte di associazioni "lavorando" in questo modo, commette reato e cioé fà "commercio illegale di animali randagi"!!! Ci sono persone che lo dicono da anni e vengono calunniate!
Detto però da Autorità NESSUNO si permetta più di parlare di "adozioni" per favore!!!
Pfui a tutti coloro che continuano a parlare delle "felici adozioni internazionali" e tutti i loro adepti!
Schaemt Euch! Vergognatevi!

Anonimo ha detto...

Spero che anche ad Ischia ed Assisi qualcosa si muova! Non è possibile che nella loro patria debbono chiudere dei rifugi e qui fanno quello che vogliono (così come in altri paesi)!

Anonimo ha detto...

condivido le opinioni e le speranze dei due anonimo
che mi hanno preceduto e dico ed affermo che sarebbe finalmente ora che tutto il traffico spasmodico di animali randagi venga fermato

Anonimo ha detto...

Sbaglierò anche, ma penso che finchè non ci sarà una normativa che proibisca l'export di randagi dal paese di origine verso altri stati, la chiusura di questo rifugio conta ben poco. Basta andare su "zergportal" per vedere quanto questo traffico sia fiorente e "apparentemente" legale e constatare quanti infelici provengano proprio dall'Italia! Tremo al pensiero di tutti quei randagi prelevati nelle zone terremotate...

Anonimo ha detto...

Pensare che c'è ancora chi crede che gli stranieri si caricano di animali per affidi favolosi!
E' sempre stato detto che esistono i traffici, ora è un ennesima conferma.

asor ha detto...

Certamente un segnale positivo per i nostri cani che giornalmente sono costretti a varcare confini verso l'ignoto. Mi auguro che la notizia approdi sulle scrivanie dell'on Martini affinchè possa prendere coscienza dell'altra faccia della medaglia degli animalisti, di quella cioè contraria alle esportazioni

Giulia ha detto...

Mi sembra che queste condizioni non siano troppo diverse da quelle in cui vivevano prima i cani...!! Ovviamente, sarei comunque contraria all'esportazione di cani perchè non risolve nulla, ma non possono parlare di amorevoli famiglie, adozioni del cuore, civile Germania che non conosce rifugi...

Pippo ha detto...

Bene, era ora che si parlasse chiaro anche a livello governativo: non è disinteressato amore per animali, ma vero e proprio lucro sulla loro pelle!

Ora anche l'Italia dovrebbe preoccuparsi anche di questo e non solo dei cuccioli di razza importati dall'Est Europa...!!!

Anonimo ha detto...

Io vorrei conoscere la ragione rale che induce le "grandi associazioni" accreditate a NON voler parlare dell'esportazione massiccia e continua di randagi: parlano solo di importazione di cuccioli dall'Est Europa.

Anonimo ha detto...

E' evidente che le "grandi associazioni" sono d'accordo ultimo anonimo, altrimenti si sarebbero già schierate contro l'esportazione dei randagi con la stessa lena con cui ricercano canili lager da far mettere sotto sequestro!
Grandi associazioni sono presenti a l'Aquila per soccorrere i randagi dopo il terremoto, ma...impediranno l'esportazione degli stessi verso i paesi nordici? Eppure se sono lì per aiutare e controllare, dovrebbero no?

Giulia ha detto...

Concordo con l'ultimo anonimo: devono essere d'accordo, altrimenti non mi spiego il perché non ne parlino!!!
Devono avere anche loro, le "grandi", il loro tornaconto (soldi, potere, immagine... chissà!).

Anonimo ha detto...

Dall'Aquila partono cani per l'estero già da prima del terremoto, questo è certo!
Figuriamoci ora!
Sui siti stranieri ed anche con circolari che girano all'estero, chiedono soldi (alcuni da versare su conti privati) e cibo,medicinali ecc.. e stanno arrivando anche à L'Aquila ...
Se hanno già collegamenti saldi sul territorio, è certo che se ne portano via parecchi. Prima facevano tappa al nord, ora vanno all'estero direttamente.

Anonimo ha detto...

Chissà perché la grandi associazioni sono daccordo? Basta riflettere un pò.... e si capisce benissimo!! Chissà perché le grandi associazioni hanno denaro mentre le piccole fanno tanta fatica a sopravvivere?
Acca nisciun è fess!!!

Anonimo ha detto...

Bisognerebbe fare acrobazie per far credere che queste "favolose adozioni sono reali" eppure ci provano ancora, quando lo capirebbe anche un bambino che qualcosa non quadra.....svegliatevi gente!

Anonimo ha detto...

La gente non si "vuol" svegliare, è troppo assopita o meglio presa dalla frenesia di "salvare" animali ovunque. Ora ne importiamo, oltre che dalla Romania, anche dalla Spagna, dalla Croazia e chissà da dove ancora...
e poi ne esportiamo a migliaia..
E' talmente assurdo....