Servizio del 13/12/2008 di UMBRIA TV
Guarda guarda, ma non sono le solite fantasticherie di pochi fanatici che ripetono le stesse cose da anni, senza essere creduti?
No. È un servizio serio, realizzato per il telegiornale di Umbria TV da giornalisti giovani e coraggiosi, che non temono di andare - per ora… - controcorrente.
Parla di una verità drammaticamente sconvolgente, che si perpetua da decenni ma è sempre più attuale. Un’attività che non ha mai avuto soste né confini, producendo continui afflussi di denaro nelle casse di trafficanti tedeschi, austriaci, svizzeri e, non dimentichiamolo, italiani.
E prende ad esempio, rappresentativo di moltissimi altri, il caso del canile di Tuoro sul Trasimeno, la cui proprietaria vanta una lunga carriera di gestione di canili con relativi smistamenti di animali: dalla Toscana all’Umbria alla lontana e ghiotta Romania, dove fino a qualche anno fa, insieme con un’ex-socia tedesca, ha gestito il ricco patrimonio di offerte rastrellate in Germania per un canile di soltanto 3000 (tremila) cani… Peccato che abbiano litigato per un’inezia: lo storno di 1.666.000 marchi (857.000 euro) di offerte (ma davvero i tedeschi sono così generosi?!). Somma destinata, pare, a costruire a Tuoro un canile da fare invidia alla reggia di Versailles, ma che si sarebbe invece trasformata in un agriturismo… almeno così dice il Pubblico Ministero nel processo nel quale attualmente la signora è imputata (La Nazione, 13.12.2008).
Ma che strano, poi, a pensarci: il canile è in chiusura e sul sito di una delle organizzazioni tedesche che, insieme con i loro amici locali, ramazzano animali dai rifugi e dai privati del Perugino e dell’Aretino figura ostinatamente un appello alla generosità tedesca per la costruzione di un depuratore… E intanto, invece di diminuire, i cani aumentano, e altri spariscono, e persone ignare si ritrovano ad essere intestatarie di animali ovviamente non più rintracciabili (sempre secondo le malelingue, peccato che le malelingue siano in divisa: Il Giornale dell’Umbria, 11.12.2008). Nel frattempo i giornaletti delle caritatevoli organizzazioni, che hanno come slogan “l’amore per gli animali non conosce frontiere”, esibiscono foto di cani del canile di Tuoro, vecchi, feriti, malati, malnutriti: in una parola, maltrattati (da chi, è facile capirlo... ma non viene fuori, et pour cause). Tanto da portarli via di corsa nella civile Germania. E presentano ai compatrioti i conti degli aiuti in mangime, in collari antiparassitari, in medicine da banco che non si usano più neanche alla ASL di Roccacannuccia, ma che a quanto pare costano quanto farmaci salvavita.
Il tutto con un lavoro minuzioso che ha lo scopo di far passare l’idea che l’Italia è un Paese che tortura gli animali, che dà loro da mangiare avanzi di ristorante completi di cicche e tovaglioli di carta, che – sentite l’ultima – seppellisce vivi i cuccioli a pochi metri dalla madre legata a catena perché questa, sentendoli morire, perda il latte e non se ne parli più. Purtroppo è passata di moda l’altra storiella, più gustosa e meno macabra, sui cani sverminati col latte di capra (bella idea, ma costa più del Drontal).
Casalinga di Solingen, che tra un Apfelstrudel e un lavoretto di ricamo spreme una lacrimuccia e mette mano al borsellino, meine Frau, si svegli!
E parliamo chiaro anche agli italiani: non ci sentiamo più di scusare la facile ingenuità di molti che ancora credono che ci sia in Germania un numero infinito di famiglie pronte ad accogliere cani sui loro sofà. Per dirla tutta, ogni volta che ci imbattiamo in questo insulto all’intelligenza ci torna in mente Pinocchio in viaggio verso il Paese dei Balocchi. Lo capivamo da bambini. Ci vuol tanto a capirlo da grandi?
È solo un volgare traffico, un traffico lucroso che dura da decenni, milioni e milioni di animali che hanno varcato il confine: ad oggi in Germania ci dovrebbero essere numericamente più cani che abitanti!
Un traffico che rende soldi, molti soldi: cosa c’è di meglio di una merce a costo zero all’origine? Sì, molti soldi… troppi perché non si faccia di tutto per nascondere la verità.
Ma la verità prima o poi viene alla luce. Pensando a quel giorno, chi ha ancora un po’ di coscienza si fermi un attimo a esaminarla.
Chi si ostina a credere ancora negli affidi facili, forse lo fa solo perché gli fa comodo non vedere.
Chi si indigna vedendo un cane in gabbia in un canile, forse non vuole chiedersi quanto quel cane potrebbe rimpiangere quella gabbia.
E’ ora di dire basta. Ricominciamo da Tuoro.
8 commenti:
e ero ,tanti cani piangono il loro canile nonostante i canili vengono smpre considerati lager dei salvatori del mondo animale.quante volte hanno dovuti riportare il cane al canile perche non mangiava piu e non appena tornato mangiava anche i ciottoli.ma questo i animalari non vogliono sentire, molto meglio nelle cliniche universitarie estere pulite e assetiche che inostri canili un po caccose. mi piace molto la paragone della hausfrau di solingencon il suo apfelstrudel mi suona familiare
Cominciamo pure da Tuoro e andiamo avanti poichè, pare, che il tempo sia venuto per fare emergere l'orrenda verità che si cela dietro divani bianchi, pavimenti piastrellati con grandi mattonella biranche, di grasse signora straniere abbracciate ai nostri randagi!
Suoniamo le campane per svegliare i dormienti poichè è ora che capiscano cosa si nasconde dietro tutto questo ignobile traffico di ignari randagi trattati peggio di pacchi postali senza valore.
pero ricordatevi che non ce peggior sordo di qello che non vuole sentire, ne so qualcosa io
« La mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine. »
Ho sempre creduto alla verità di questo pensiero di Giovanni Falcone, la verità con ostinazione e pazienza prima o poi si fa sempre avanti.
Spesso troppi soldi accecano, e fanno commettere molti sbagli....
C'è sempre un inizio e mi auguro che stavolta sia l'inizio della fine di tali traffici. Se ne parla da anni, da troppi anni e solo Dio sa quanti animali sono stati deliberatamente mandati a morire nelle camere della tortura in nome di una scienza che nulla ha a che invidiare ai film dell'orrore. Tuoro con il suo canile non è più un mistero e se quanti sono preposti al controllo di quegli animali ospitati da una pseudo associazione protezione animali vogliono andare fino in fondo, sicuramente troveranno lungo la strada delle loro indagini molti altri Tuoro. Rifugi disseminati per accogliere poveri esseri a quattrozampe destinati, dietro la falsa promessa di adozioni in felici famiglie straniere, ad alimentare la catena degli stabulari ove scienziati, che nulla hanno da invidiare ai Nosferatu di ogni tempo, perpetrano giorno dopo giorno eccidi di massa alimentando un'industria farmaceutica fallace e pericolosa per l'uomo. Che si prenda finalmente coscienza di questo sporco traffico, che si prenda veramente coscienza che non tutti coloro che si professano animalisti agiscono in virtù della salvaguardia degli animali. Chi ha sbagliato deve pagare e sputare ogni goccia di sangue a compensazione del sangue versato da milioni di esseri innocenti.
I traffici durano da troppi anni, decenni, troppi decenni.
Troppi animali sotto la copertura di vergognose bugie mandati a un olocaustro senza fine, troppi, milioni.
Vigliaccamente sulla loro vita si guadagnano fiumi di soldi, e la verità è stata tenuta nascosta con cura, ma la verità è come un fiume in piena che prima o poi straripa.
Un esercito di ignare persone coinvolte in continui spostamenti, affannosi appelli sulla rete, convinte che il paradiso esiste, ma non c'è più spazio per la buona fede, la ragione deve prevalere.
Non se ne può più! Pare che tutta Italia sia intasata di canili dedicati alla raccolta per l'esportazione!
Nella mia città una persona che NON ha un canile autorizzato, si fa arrivare randagi e li offre in adozione tramite il quotidiano locale: la Asl avvisata dice di ignorare il tutto anche se la persona è nota ed è anche stata denunciata proprio per aver deportato in Svizzera animali altrui
nella mia citta succede la stessa cosa,alcuni personaggi appartenendo a grosse associazioni stazionano con cesti di cuccioli arrivati dal sud, e mettono anche annunci sul nostro quotidiano. dopo un po di tempo molti cuccioli vengono trovati per la strade ovviamente senza micro chip e vaanno a finire nei. nosti canili.abbiamo fatto tante segnalazioni alle autorita competenti ma nessuno ha fatto nulla .
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