Sta a ciascuno di noi rimanere con gli occhi aperti per non perdere queste tracce per essere consapevoli, e non burattini manovrati senza capacità critica.
Su questo blog c'è qualche traccia, il resto non dovete mai smettere di cercarle voi.

giovedì 5 giugno 2008

Traffici di animali domestici, in altre parole, i randagi al servizio dell'industria globale



Vi siete mai chiesti quanto potesse valere l'animale che avete appena incrociato? Non in termini di "affezione" ma in Euro. L'animale randagio è un lavoratore dell'industria globale. Case Farmaceutiche, cosmetiche, industrie belliche, produttori di pellicce ... l'elenco è interminabile. In tutte queste gigantesche catene di assemblamento di ricchezze l'animale randagio, uno schiavo senza speranza di salvezza, è sacrificato giornalmente in quantità che farebbero prendere un colpo al cuore a molti, anche se solo per un attimo.


Dietro alla facciata dell'Europa "civilizzata", viene commesso un crimine. Poiché tutti hanno bisogno di mammiferi a prezzo basso per la sperimentazione e le ditte che li "producono" legalmente hanno incrementato i prezzi alle stelle (il prezzo varia da 600 a 1500 Euro), si sono costituite"ditte" trafficanti piccole e grandi" in tutti i paesi che hanno un surplus di randagi e li promuovono direttamente ai clienti interessati a prezzi competitivi. Ciò è definito "pet trafficking" - traffico di animali domestici.


Può sembrare tratto da un libro di Philip K.Dick, ma è cruda realtà. E ciò che è ancora più terrificante, è il pretesto usato: Sotto il naso delle autorità :nel nostro paese, i responsabili sono quelli del Ministero dell'Agricoltura e dell'alimentazione, trasporto e cultura, che direi, sembrano indifferenti nascondendo il problema sotto un tappeto, sebbene questo abbia ormai buchi che tutti possono vedere, gli animali vengono dati "in adozione" a famiglie amanti di animali, che esistono solo sulla carta, su foto e nell'immaginario di amanti degli animali in buona fede che credono che i randagi nei paesi vicini avranno una vita migliore.


In Grecia diverse organizzazioni per la protezione animale operano semi-legalmente e di nascosto mandano decine di randagi, quattrozampe "greci" senza i necessari documenti che sono OBBLIGATORI per legge, e non c'è alcun meccanismo formale per controllare la procedura.Alcuni di questi gruppi sono nello sporco più totale.

Le loro azioni da "bulli" e le reazioni quando vengono richieste delle prove concrete, lo confermano. Alcuni altri gruppi, come voglio pensare, sono complici involontari di un crimine che non vogliono accettare poiché la verità farebbe loro troppo male.

Ammetto che mi sono recentemente ritrovato in una posizione simile.


Tuttavia, l'evidenza che ho visto, evidenza che "il diavolo dell'Ecologia" Popi Baka ha verificato con grandi sacrifici, sono scioccanti e non lasciano dubbi alcuni. Riguarda lavoro duro di mesi e spero che questo pezzo sia la prefazione della sua ricerca che spero verrà pubblicata presto, affinché il gigante che si muove troppo lentamente, chiamata STATO, possa finalmente intraprendere delle azioni a riguardo e bloccare questa disgrazia che non è solo un insulto per coloro che amano gli animali, ma per tutti coloro che credono che questo paese debba mantenere un minimo livello di dignità.


E poiché la pubblicazione ci sarà tra breve, la gente che è organizzata nella protezione animale e che ha partecipato a questi traffici sospetti è il caso che cambino posizioni sin da ora, perché sono ancora in tempo. Altrimenti, mi spiace, prima che lo sanno, verranno portati in tribunale e poi la mancanza di intenzioni non sarà loro molto d'aiuto.


Qualcosa cambierà in questo paese, o naturalmente o forzatamente, tutto di un colpo o in modo organizzato, lentamente o leggermente più veloce.
E noi saremo giudici e testimoni. Qualcosa cambierà molto presto. E non solo verbalmente.



Dal quotidiano Kathimerini di George Frantzeskakis

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Riassunto lucido e pacato di una verità nascosta ai più.
Concordo sul fatto che, accanto ai consapevoli trafficanti, vi siano sprovveduti che collaborano senza porsi troppe domande e senza lasciar emergere i sospetti latenti che, per forza, devono portasi dentro.
Il traffico di randagi esiste da diversi anni ed è aumentato in modo esponenziale e preoccupante.

Anonimo ha detto...

La nascita di strani gruppi ed associazioni nuove dediti allo svuotamento dei rifugi non ha prodotto buoni risultati. L'unica via per ridurre veramente il randagismo è la sterilizzazione massiccia e l'azione continua su Comuni ed Asl affinchè applichino la legge.
Continuare a spostare animali da un luogo all'altro, da uno Stato all'altro non fa altro che spostare il "problema" e rendere assai dubbia la sorte finale degli animali

Anonimo ha detto...

La "merce vivente" procurata illegalmente costa meno, talmente meno rispetto ai prezzi legali, che il vantaggio economico è troppo accattivante.
Una vera industria di trasporto di randagi,per traffici illeciti.
Ma ogni industria illegale ha bisogno la sua facciata per essere credibile, è così il fiorire come funghi di associazioni animaliste che offrono il miracolo delle adozioni nei paesi del nord europa, non importa se malati o storpi o anziani, tutti felicemente adottabili.....quando in quei stessi paesi esiste una realtà non paradisica come vogliono far credere, ma uguale come in ogni altra parte del mondo.

Anonimo ha detto...

Questo articolo spiega benissimo ciò che accade giornalmente intorno a noi, sotto casa di ognuno di noi. E' la realtà nuda e cruda. Possibile che c'è ancora gente che crede alle favole delle "felici adozioni" del Nord?
Sprovveduti? Io li chiamo cretini!!
Come si può credere a quese bagianate? Si deve proprio essere ottusi.
E' estremamente preoccupante: ci sono continui spostamenti da ogni parte del sud al nord. Migliaia, no forse centinaia di poveri animali che vengono trasportati come "cose" inanimate in furgoni, camper, camion per trasporto cavalli... E' terribile.
Non si può stare solo a guardare, sebbene chi "avrebbe" il dovere di proteggere gli animali, non lo fà affatto.....

Anonimo ha detto...

Tutti dicono di voler combattere il randagismo, ma ne dubito sempre di più, rende troppi soldi, è un bisnes, che succederebbe a questo punto se sparissero i randagi?
Crollerebbe un impero economico!
I media ci martellano con il tormentone dell'abbandono, tant'è che che la gente ormai ha come una psicosi e come vede un cane grida subito all'abbandono e lo prende.
Ma la verità è che tanti randagi nei canili sono semplicemente persi, spesso non c'è l'interesse a trovare il prorietario, ogni cane fa numero.
Avete mai visto uno spot per la serilizzazione? Io mai, sempre abbandono. Strano no?

Anonimo ha detto...

Klara hai proprio ragione... Quanti mi dicono che hanno perso il proprio animale e l'hanno cercato ovunque... senza ritrovarlo.. Non è possibile che spariscano così tanti animali nel nulla...
La cosa ridicola a è che si combatte il randagismo da decenni.. ma strano, non si risolve mai...Con tanto denaro pubblico speso per che cosa? I comuni che sono responsabili, preferiscono che gli animali spariscono, nonostante dovrebbero controllare loro dove vanno a finire.

Anonimo ha detto...

Credo che sia una delle attività criminose che abbiano tra gli introiti più alti, e questo spiega le reticenze e le alte sospette protezioni, in parole povere Mafia animale.
E chissà con quali altre attività collegate come avviene appunto nella mafia.....

Anonimo ha detto...

E........... se alcuni taffici di animali fossero collegati con altri traffici? Io ricordo fatti simili scoperti all'estero. Ma! Forse sarebbe veramente il caso che chi di dovere trovasse il tempo per indagare a fondo

Anonimo ha detto...

anonimo la tua ipotesi non è tando impossibile, anzi.....spesso dalle attività criminose prendo per così dire "due piccioni con una fava" nel senso che vari tipi di traffici si connubiano, o si coprono a vicenda, chissà!
Sicuramente le autorità hanno tantissimo da fare, ma se indagando in queso campo scoprissero cose interessanti anche per altri filoni? Tutto è possibile....

Anonimo ha detto...

Eh sì, cosa c'è di più facile, ma chi ci pensa che dietro a dei poveri ed "inutili" randagi ci possa essere dell'altro? Ma se solo pensiamo come vengono trasportati... cosa che certo non è da chi vuol proteggere gli animali....
Mi ricordo di un paio di anni fà la notizia che da un paese Sudamericano avevano trasporto cani per un'esposizione, arrivati a NYork hanno scoperto che avevano nascosto nei cani dell'altro, un paio poi sono morti...

Anonimo ha detto...

Francesca, anch'io ricordo un fatto analogo e credo che, probabilmente, lo ricordino anche altre persone. Chissà!

Anonimo ha detto...

Ricordo la storia di un presidente dell'assoc. tedesca DTHW (che mi pare ha cambiato nome, giustamente), che è stato in galera 12 anni per traffico di armi ed altro, che si era trasferito in Tailandia e tutti i soldi delle offerte raccolte e le quote associative, se li era rigirati su dei conti correnti sui e dei compari...con stratagemmi interessanti....
Idem storia di qualche mese fà: il presidente dell'assoc. che gestisce il canile di Amburgo, si era comprato un appartamento lussuoso in un isola del nord e incassava soldi dal comune anche se diversi cani li avevi fatti spostare (sopprimere???) altrove (perisolosi)....
C'è anche l'altra la Arche 2000 ... stessa solfa...
per oggi basta così

Anonimo ha detto...

Qualcuno ha letto il libro o sa se è già uscito?
Intendo il libro menzionato nell'articolo
Sicuramente ci sono info molto interessanti