Sta a ciascuno di noi rimanere con gli occhi aperti per non perdere queste tracce per essere consapevoli, e non burattini manovrati senza capacità critica.
Su questo blog c'è qualche traccia, il resto non dovete mai smettere di cercarle voi.

giovedì 15 aprile 2010

Scilipoti: niente compromessi umilianti



SCILIPOTI (IDV): TRAFFICO ANIMALI RANDAGI, INTERVENGA IL MINISTERO DELL’AMBIENTE

Roma 14/04/2010 - “Siamo sempre stati contro il traffico di animali randagi dal nostro Paese verso l’Europa del Centro-Nord; il Governo si muova con maggiore attenzione al fenomeno e con una rigorosa applicazione delle leggi esistenti”. Così l’On. Scilipoti con riferimento al traffico illegale dei randagi. “Le ultime informazioni mostrano che si sono scatenate campagne diffamatorie contro l’Italia, soprattutto da parte delle organizzazioni straniere coinvolte. Con stupore - prosegue il Deputato idv - veniamoora a conoscenza del fatto che il Ministero della Salute sta elaborando un protocollo di sostanziale legalizzazione di tali traffici, inserendo addirittura le esportazioni di massa, travestite da adozioni, nel sistema TRACES dei trasporti commerciali di animali. Ci opponiamo fermamente a simili compromessi che disattendono i doveri istituzionali e umiliano il nostro Paese, a tal proposito – conclude Scilipoti - invitiamo il Ministero a recedere da tale progetto e a lavorare piuttosto per il rispetto della legalità, integrando con serie disposizioni il DdL di ratifica della Convenzione di Strasburgo”.
On. Domenico Scilipoti
http://parcodeinebrodi.blogspot.com/2010/04/scilipoti-idv-traffico-animali-randagi.html

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Benedetto sia l'On Scilipoti e benedetta sia l'On. Garavaglia.
Speriamo non rimangano soli e che trovino adesioni trasversali per fermare questa deportazione assurda, offensiva, degradante per il nostro Paese che si vanta di essere civile e di esportare civiltà e progresso e che, invece, è incapace di provvedere ai suoi randagi protetti dalle leggi italiane!

thelma ha detto...

Sì, meno male che abbiamo anche questi due onorevoli, e non solo un sottosegretario e dei funzionari che ascoltano solo una campana e prendono tutto per buono (non si sa con che ricavo). Viene ascoltato solo chi dice sempre sì, salvo poi dire che "purtroppo di più non si poteva fare" (certo, se nemmeno ci si prova perché non lo si vuole!!)...

Giulia ha detto...

Per fortuna esiste ancora chi non vuole scendere a compromessi.
Questa, secondo me, deve essere l'essenza di chi crede in valori e ideali... altrimenti, non vale la pena fare nulla!

Aquila Nera ha detto...

Non so se qualcuno ha avuto modo di leggere un articolo riportato da INFOFERMO in data 20 aprile c.a. L'associazione che ha in gestione il villaggio del Cane di Montegranaro si mostra sdegnata poichè la ASUR locale avrebbe bloccato l'adozione di una cagnetta paraplegica di 10 anni ed indovinate dove? in Germania e precisamente presso una famiglia che raccoglie in un centro animali infermi (stranieri) o con diverse patologie. Potremmo anche provare gratitudine per questa lodevole famiglia, allertata da una volontaria di "origini tedesche" della necessità di trovare casa alla cagnetta. Potremmo anche credere che in effetti vi possa essere qualcuno disposto a sacrificare tempo e denaro per accudire un essere che non riesce, a detta del canile, nemmeno a stare in piedi tanto da dover far uso di una carrozzella loro regalata. Ed in effetti ci crediamo dato che, motivo a coronamento della richiesta di non far partire la cagnetta per l'estero, esiste anche una famiglia italiana, a circa 20 Km. dal canile, disposta, dopo aver avuto opportunità di leggere i vari appelli di adozione, a farsi carico dell'animale. Esultazione quindi avrebbe dovuto esserci e non disdegno da parte degli operatori del canile in quanto qualsiasi associazione protezione animale(tale è la natura dell'ente che gestisce il canile) avrebbe esultato nel sapere che un animale disabile, tenuto sotto diretta custodia, non avrebbe dovuto sopportare un viaggio allucinante per approdare in un posto che si chiama Dusseldorf, in un posto ove non viene nemmeno imposta l'iscrizione ad un'anagrafe canina ufficiale che non esiste, in un posto in cui i controlli post affido previsti dalla n ostra Legislazione non sarebbero mai approdati. Esultazione anche e soprattuto perchè, resosi libero il posto che avrebbe dovuto occupare la cagnetta, all'ammirevole famiglia tedesca si sta aprendo l'opportunità di ospitare un altro disabile più sfortunato.