Sta a ciascuno di noi rimanere con gli occhi aperti per non perdere queste tracce per essere consapevoli, e non burattini manovrati senza capacità critica.
Su questo blog c'è qualche traccia, il resto non dovete mai smettere di cercarle voi.

mercoledì 2 dicembre 2009

Rosso pompeiano


“Il randagismo aveva dato di Pompei un’immagine pessima”. Ah, ecco. Bella la battuta del commissario delegato Marcello Fiori… pronunciata in uno dei più grossi centri operativi della camorra. Un baraccone di soldi e d’interessi agglomerato intorno al santuario della Madonna del Rosario e alla sterminata area archeologica, con poco più di cento anni di storia e di 25.000 abitanti, e che è diventato città solo nel 2004.
Con dietro una storia di abusi, di clientelismo, di degrado nella quale ha lottato eroicamente il soprintendente Guzzo, senza poteri se non quelli di tener duro il più possibile sulla tutela di un patrimonio dell’umanità. Altro che cani, che non sono altro che quelli che sopravvivono, riproducendosi a ritmo naturale, in tutte le strade di Pompei e della Campania, figuriamoci fra le domus e le insulae della città morta. Con buona pace di competemze e doveri della ASL e del Comune, che a lamentele e proposte di Guzzo avevano fatto orecchi da mercante.

Giustappunto. Perché l’area è una miniera d’oro, non solo in quanto tale, ma per l’indotto che produce. La sua desolazione può rappresentare lo stimolo per un valore aggiunto, cani compresi – anzi. E così, idea luminosa del Ministro della Cultura: “situazione di grave pericolo”, via con i commissari. Prima l’ex-prefetto Profili, che a onor del vero prosegue nel programma di Guzzo: pulizia dai randagi umani (bancarellai, bagarinai e compagnia) e innovazioni di decoro. Anche fuori dell’area veramente, con i fondi della Soprintendenza, ma tant’è. E poi Fiori, vicecapo della Protezione civile, che a Pompei si fa vedere pochissimo, perché quasi non si muove dall’Aquila.
E qui sta il punto. Fiori deve averne imparate di cose all’Aquila, in fatto di soluzioni del problema cani… compresa l’utilità dell’iniziativa mediatica, del lancio ingegnoso. Dell’evento, panacea dei nostri giorni, che attira non solo il pubblico, ma anche attori in cerca di visibilità.

Ed ecco, sparato in tutti i media, il progetto C(A)ve canem. Dietro il latino coatto c’è un colpo di genio: adotta un cane di Pompei, vincerai una giornata fra i monumenti. O l’inverso: sei qui in visita? ti diamo un cane, e se non puoi portarlo o venirlo a prendere te lo mandiamo dove vuoi, anche all’estero. Paghi uno, prendi due. In un colpo solo, dentro il turista e fuori il cane. Accessoriato di un nome da souvenir da due lire: Meleagro, Plauto, Menade, Licinio… omaggio alla cassa. E alle ortiche i doveri delle istituzioni e la tutela degli animali. Soluzione manageriale: svuotamento indolore e fruttuoso di un canile senza gabbie. Non sei contento, Meleagro? te ne vai, non so che fine farai, ma ave atque vale, addio e stammi bene. Scusa, eh… è per l’immagine.

Vorremmo tanto sapere a chi dobbiamo questo parto imprenditoriale e comunicazionale. Non ci stupisce che titolare dell’operazione sia la LAV, maestra in spot e con qualche esperienza in patrocinio di cleaning di luoghi ad alta densità canina. Stupisce che si sia portata dietro, non sappiamo bene se come comprimarie o come damigelle d’onore, le Presidenti dell’ENPA e della Lega del Cane. In entrambi i casi ci dispiacerebbe molto, perché si tratterebbe o di superficialità imperdonabile o di voltafaccia rispetto alle aspettative delle migliaia di persone che onorano il nome delle due associazioni, lavorando duro sul territorio e lottando contro l’improvvisazione, il cinismo, l’illegalità. Per non parlare delle tante altre che non si fregiano di grandi sigle – e che quindi ancora meno ambiscono al gioco dei riflettori e degli equilibri politici, ma tutelano gli animali con serietà, con coerenza e senza opportunismi. Se è uno scivolone, signore, rimediate, o diteci a che gioco giocate. Scusate, eh… non è per l’immagine, è per la sostanza.
Per inciso: su Pompei lavorano, fra le altre, due organizzazioni tedesche. L’una, Streunerfreunde Pompeji – Pro 4 Zampe Pompei, ha uno stallo abusivo in zona vesuviana in cui stazionano cani in lista d’attesa per la Baviera. L’altra, Tierschutzverein Flusentiere, sembra esser piombata in grande angoscia alla notizia del progetto. Ai protettori di Meleagro un piccolo avviso: può darsi che da oggi molta gente del luogo visiti l’antica Pompei, e che l’ami tanto da mandarci qualche amico. Se già non lo sapete.
Che peccato però che fra gli umani coinvolti in questa commedia nessuno sia arrossito. Che occasione mancata. Rosso pompeiano.


http://www.icanidipompei.com
http://www.corriere.it/animali/09_novembre_16/cave-canem-adozioni-trovatelli-pompei_6f5ad384-d2bc-11de-a0b4-00144f02aabc.shtml
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cultura/200811articoli/37955girata.asp
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/10/01/cosi-pompei-muore-di-nuovo.html
http://www.streunerhunde-am-vesuv.de/
http://www.pro4zampepompei.com/
http://www.flusentiere.de/news.php?sid=f4b9c22f4446cd64e32ba5cc2c779bc6#33

34 commenti:

Anonimo ha detto...

E' sconvolgente, imperdonabile, superficiale, colpevole!
Microchippano i cani di Pompei ed in automatico li riforniscono anche di passaporto: intestato a chi????
Se responsabili di presunte associazioni serie si accordano per effettuare tale operazione di svendita al buio verso l'ignoto credo che staremmo molto meglio se non vi fossero associazioni!

Anonimo ha detto...

E' orrendo, imperdonabile, assurdo! Microchippano di cani di Pompei e li forniscono anche di passaporto per l'espatrio: intestato a chi??
E' il fallimento totale che fa decadere ogni possibile residua fiducia riposta nelle presunte associazioni serie

Anonimo ha detto...

Sì, vero, andrebbero abolite le associazioni, visto che di serie ce ne sono poche e le persone serie che sono nelle grandi associazioni cercano di schiacciarle per ammutolirle.
Vergogna.
Con quale faccia le grandi associazioni hanno il coraggio di essere ancora delle ONLUS!!!!!!
Con quale coraggio dicono di difendere i diritti degli animali, facendo queste azioni abominevoli!

Andrebbero segnalate a chi di dovere (se poi il proprio dovere non lo fanno neanche lì ...non lo sappiamo...), e cancellati dagli albi delle associazioni.. o addirittura vietate le associazioni, visto che sono diventate delle ditte a scopi di lucro ed evadono le tasse!
Via le mani dai cani di Pompei!

Anonimo ha detto...

SI, via le mani dai cani di Pompei e da tutti i cani dei canili vari e di quartiere.
Le associazioni sono diventate imprese industriali delle quali faremmo volntieri a meno: i loro fondatori si stanno rotolando nella tomba!!!!!!

Anonimo ha detto...

E lo schutzgeburer dei tedeschi chi se lo intascherà? Magari, se siamo fortunati, si prenderanno a schiaffi per averlo così magari arriveremo, per una via fortunosa, all'estinzione di questi politicanti presidenti di associazioni.

Anonimo ha detto...

Pensate, ho letto un appello tedesco per i cani di Casa Luca dove hanno specificato: lì i cani li possiamo fare "uscire" gratis!!!
A voglia a farsi i soldi!
Via le mani dai nostri animali, andate a salvare quelli dei canili vostri che scoppiano ed aiutate i poveri in Germania. Avete persino la Caritas per gli animali domestici perché moltissimi cittadini tedeschi non hanno abbastanza denaro per mantenere sè stessi ed i propri cani!
A chi volete raccontare ancora la storiella che i privati si "comprano" i nostri randagi con problemi comportamentali, essendo abituati a vivere liberi ?
Pfui Teufel!

Ringhio ha detto...

La Schutzgebuehr se la intascherà chi riceverà i cani dai padrini di volo, qui ci sono di mezzo ben altre cose.
Ed è molto, molto grave.

Anonimo ha detto...

Chi di dovere cominciasse ad indagare! Non è proprio possibile una vergogna del genere!!!
Mi auguro che il Vesuvio erutti ben presto all'improvviso tutto il veleno addosso a questa vergogna!

Ringhio ha detto...

Voglio dire che è molto grave dal punto di vista dell'etica delle due associazioni e di quella della tutela degli animali in generale.

Anonimo ha detto...

La precisa sensazione che si ricava è che le associazioni coinvolte nella trovata pazzesca di Pompei abbiano perso l'etica, e che ignorino volutamente ogni normativa nazionale ed internazionale!

Anonimo ha detto...

Difatti, è questa la maggiore vergogna! Con quale coraggio questi personaggi vanno in giro con la prosopopea di proteggere gli animali?
Alla notizia che girava, mi aspettavo una rivolta...

Anonimo ha detto...

per questo orrore non ci sono parole. chiedo a tutte le persone iscritti in queste tre associazioni di restituire la tessera perche ce da vergognarsi a essere iscritti in un ass.cosi

Aquila Nera ha detto...

Si avrebbe voglia di non commentare ma come si fa a rimanere del tutto indifferenti alla "fine" della protezione animali in Italia. Ancora ed ancora si cercano soluzioni palliative e si nascondono sporchi invii dei nostri cani in qualsiasi parte del mondo dietro la parvenza di rispetto. Della LAV non si può dire niente: è da anni che aiuta l'esportazione riuscendo a convincere anche gli alti vertici che tale pratica è l'unica soluzione per risolvere il randagismo nostrano. Ma l'ENPA? che fine ha fatto il suo alto ideale firmato: petizione popolare "Ti deporto a fare un giro" ? Ma questa gente, sentita a tavolino, pardon, in commissione, da Ministeri vari presenti a Roma, si è mai specchiata? ha mai praticato con sincerità la tutela degli animali? è pronta a seguire questi affidi volanti inneggianti alla pulizia di Pompei? Bell'esempio che diamo a tutti i paesi stranieri: risolvere il randagismo sbarazzandosi degli animali ed inviarli in terre straniere nelle quali la parola "protezione animali" deve essere ancora inventata. Schifo.

Anonimo ha detto...

il povero garibaldi si gira nella tomba che sembra un mulino a vento

Anonimo ha detto...

E brave associazioni nostrane! Almeno adesso i trafficanti potranno agire con il vostro beneplacito ufficile e pure legale. Però, come sono fortunati i nostri cani ad avere tutti questi programmi di protezione che coinvolgono anche stranieri, questi ultimi così coinvolti da addirittura stazionare in loco, accudire i fortunati già in lista di attesa per la tanto agognata deportazione! Povera Italia, che devi avvalerti di aiuti stranieri per risolvere i tuoi problemi, povero Bel Paese, come sei caduto in basso!

Anonimo ha detto...

addirittura adozioni mondiali !e pare ,da cio che ho letto in un art ,che i presidenti di lav,lndc,enpa abbiano acconsentito a ciò.BELLISSIMO! GIà I CONTROLLI PRE E POST AFFIDO sono quello che sono,qui chi li farebbe che sentiamo?o organizzeranno un bel viaggetto trimestrale per andare a controllare di persona chiedendo magari una colletta per pagarsi le spese in prima classe e hotel 10 stelle? "tu vo fa l americano" ,diremo ai cagnolini in partenza per l america.GIà L AMERICA con la recessione ha i canili strapieni di cani per i padroni che non possono piu mantenerli.POI DATA LA MENTALITa di sta gente dove li metterebbero nel salotto su piedistallo oppure tutti alla CASA BIANCA? nella stanza ovale magari.MA CHE VEDAMO DI CONTROLLARE di avere il cervello collegato.E POI QUANTI CANI.. RISULTERANNO pompeiani cosi?non finiranno mai e andranno in altri paesi con questa scusa.BRAVI SETTE PIU dicevano coki e renato,ma loro facevano ridere ,sti personaggi stile sarchiappone fanno piangere ,anzi ca...SCUSATE LA PAROLACCIA BEN COMPRENSIBILE,MA E OFFENSIVO TUTTO CIO E COME DIRE CHE SIAMO DEI CRETINI.

fiorella ha detto...

Per i cani di Pompei è l' inizio della fine!!!!!
Loro figlieranno e cosi ci saranno i figli dei cani di Pompei ...i nipoti dei cani di Pompei...i cani di Pompei saranno senza fine ...
poi ci saranno i gatti del Colosseo ..i gatti del Castello Sforzesco..con gita ai monumenti gratuita...e pacchettto regalo!!!!

Anonimo ha detto...

I gatti del Colosseo ci sono già.... e per chi non lo sapesse, ogni giorni nei canili USA cani e gatti vengono uccisi con il gas!! Solo l'Italia e la Grecia ha una legge che vieta la soppressione!!In tutti gli altri paesi è lecita, ragazzi!!E ovunque i rifugi sono PIENI!
Se non adottano quelli loro, dai sù... non offendiamo la nostra intelligenza!

Anonimo ha detto...

Il termine adozione da tempo maschera in realtà esclusivamente un commercio, certamente un dare avere con il consenso di tutti. Ognuno si porta il suo souvenir con l'apellativo di buono e il sindaci eliminano un dovere considrandolo un onore inutile, e le associazione di protezione animaliste? Che fanno? Invece degli animali proteggono la scandolosa omertà in questa vergognosa operazione, vergonga!

Pippo ha detto...

Avete letto le schede dei cani pubblicate dal Ministero per i Beni Culturali??

http://www.beniculturali.it/mibac/multimedia/MiBAC/documents/1258388732575_n._8_Biografie_cani.doc

Sono bellissime, non c'è che dire... ma è davvero questo ciò di cui hanno bisogno questi cani??
Rassomiglianon più a souvenir che a cani da adottare consapevolmente...

Anonimo ha detto...

Concordo pienamente con chi ha evidenziato tutti i "problemi" (per usare un eufemismo!!) di questa campagna pubblicitaria: microchip, adozioni all'estero, grandi affari...
Non credo che gli iscritti si indigneranno: avrebbero dovuto farlo da tempo!!

Ringhio ha detto...

Io credo invece e spero che questa storia stia suscitando un profondo disagio fra gli iscritti, fra tutti quelli che praticano la tutela degli animali non nei corridoi dei Ministeri (questa roba l'ha fatta il Ministero della Cultura, certo con la collaborazione di quello della Salute), ma in tutta Italia, fronteggiando anche con disperazione problemi per i quali avrebbero bisogno del sostegno di chi li rappresenta. Quelli, per capirci, che si vedono portare via gli animali a centinaia, con la favoletta dei benefattori stranieri e che si stanno battendo con speranza con la petizione "Ti deporto a fare un giro" per far sentire la voce della dignità e della legalità. E invece...?
Personalmente, da quando ho appreso la notizia, ho provato oltre alle sensazioni di tutti un malessere insistente che non riuscivo a a esprimere in una definizione precisa. Ora ho capito: quello che mi ferisce si riassume in una parola, anzi due: ARROGANZA e soprattutto VOLGARITA'. Lo scopo è "esserci" e fare favori, forse dovuti. Fare spettacolo è lecito e necessario, anzi è lo scopo. Gli animali? Persi di vista da un pezzo, fra gadget, "comunicazione" e ca**ate ad effetto.
Mi domando sempre più spesso quali siano le ragioni dell'oscuro potere che esercita sui rappresentanti delle altre grandi associazioni la LAV, che non ha bisogno di far chiasso. Avete sentito qualcosa dalla LAV durante la campagna sulle deportazioni? No, la LAV fa e fa in silenzio, casomai lascia parlare i gruppuscoli che si porta dietro. Poi, quando è pronta, esce e i vertici delle altre associazioni seguono. O sono loro a tenere a bada il pubblico ingenuo?

Anonimo ha detto...

Gentili Sig.re Rossi e Rocchi, tra le file delle vostre Associazioni ci sono tantissimi iscritti che si fanno "il mazzo" per proteggere i nostri randagi anche dalla lunga"piovra". Un esercito di persone che fin'ora ha creduto di stare nelle Associazioni giuste, non so se vi rendete conto, ma con questa iniziativa vergognosa state cancellando con un colpo di spugna tutta la fiducia riposta.
Distrazione? Errore di valutazione? Superficialità? O consapevole tradimento?

Anonimo ha detto...

Ma che superficialità, non prendiamci in giro...tutto programmato..

Per Vostre info, la presidente della "Pro4zampe" è una tedesca che fà la guida turistica agli scavi di Pompei da anni ....
E mi spiace per tutti coloro, si sono accorti solo ora (perché da tempo le avvisaglie ci sono comunque), che si sono sempre fatti un "mazzo" tanto, onestamente, credendo in tutto ciò che hanno fatto a favore dei più deboli, credendo di avere alle spalle una sigla valida....
Ma era ora che anche i più creduloni si svegliassero

Anonimo ha detto...

Che notizia interessante... Se è così, la Pro 4 Zampe fa parte da tempo dell'establishment "non ufficiale" degli scavi...
Guardate il testo al link di Flusentiere in fondo al post. Il lavoro di Pro 4 Zampe "funktionerte bisher... sehr gut und von der Gemeinde bzw. vom zuständigen Gesundheitsamt unterstützt": "ha funzionato finora... molto bene e con il supporto del Comune e rispettivamente della Asl competente"... Interessante anche questo!
E se costei fa ancora la guida lì, nonostante i proclami allarmistici potrà continuare a "indirizzare" le adozioni... Allora, proclami di facciata come fanno tante volte o fetta troppo piccola?

Anonimo ha detto...

Giusto!!! Ecco perché Comune e Asl facevano orecchi da mercante quando Guzzo chiedeva di costruire un canile!!

Anonimo ha detto...

Personalmente non ne posso più! Forse sono vecchia e non riesco a digerire lo scivolone mortale nel quale sono volontariamente cadute anche associazioni storiche (pazienza per la moltidudine di quelle sorte quotidianamente allo scopo preciso di trafficare) che avrebbero dovuto lavorare seriamente per la risoluzione reale del dramma del randagismo: sterilizzazione massiccia, controlli accurati su tutti i luoghi di stallo e di ricovero, microchippatura e registrazione in anagrafe canina, quotidiana rottura di balle alle asl ed ai sindaci...
Invece ci troviamo davanti associazioni che hano abiurato al loro dovere statutario e che patteggiano con i poteri su tutti gli argomenti: traffico di randagi e vivisezione.
Che la Peste li colga nel sonno!

Ringhio ha detto...

A proposito. In febbraio Pro 4 Zampe Pompei lanciò un appello in Germania contro l'intenzione dell'allora commissario Profili (mancato in ottobre) di allontanare i cani dagli scavi. Nell'appello, in cui si parla con una certa competenza del degrado di Pompei, naturalmente si accusa l'ex-Prefetto di non avere risolto nulla e di volere almeno presentare a Roma un suo successo con l'espulsione dei cani.
Ovviamente l'associazione si oppone, e dice:
- non si sa come si otterrà lo scopo, perché non c'è un posto dove portare i cani
- sono le associazioni che fanno tutto al Sud e le autorità sono contente, perché i rifugi sono pieni e non c'è un soldo di fondi pubblici
- a Pompei l'associazione si occupa dei randagi e ne manda all'estero un bel numero, per tenere sotto controllo la situazione
- "a tutt'oggi la cosa ha funzionato molto bene grazie al sostegno di tanti amici degli animali, soprattutto in Germania, ed era appoggiata dal Comune e dalla ASL competente"
Ma soprattutto:
- il numero dei cani di Pompei non calerà mai, perché ne vengono abbandonati sempre di nuovi (capito...?)

http://hundundspass.net/forum/showthread.php?t=71580

Randagio ha detto...

Vorrei dare un chiarimento per quanti forse non hanno compreso il commento di un altro Anonimo su Giuseppe Garibaldi.
La prima Società italiana di protezione degli animali, che divenne poi l'ENPA, fu fondata nel 1871 dall'Eroe dei due mondi in persona, che era qualcuno che forse ogni tanto andava per le spicce, ma aveva un altissimo senso della giustizia.
Però in vita sua vide sempre i risultati delle sue imprese traditi da politici e politicanti, quindi penso che si rivolterebbe nella tomba, ma non si stupirebbe.

Biagio ha detto...

Dal sito http://www.beniculturali.it/mibac/

Pompei, prima adozione per uno dei randagi degli scavi

Pubblicato il 17 dicembre 2009

Ha trovato una famiglia uno dei randagi che dimora negli scavi di Pompei. È la prima adozione del progetto “(C)Ave canem”, promossa dal commissario delegato Marcello Fiori per risolvere uno dei simboli del degrado e dell'incuria dell'area archeologica. L’annuncio sarà dato ufficialmente all’inizio della settimana prossima, perché non è stato ancora scelto quale sarà il “fortunato” che avrà modo di lasciarsi alle spalle la vita di strada. Per il momento si sa tuttavia che solo che della famiglia che prenderà in consegna il randagio fanno parte anche due bambini. Intanto in queste prime quattro settimane è terminata la prima fase del progetto, quella anagrafica. Sono 31 i cani censiti all’interno degli scavi, anche se sono solo cinque o sei quelli che si fermano a dormire per la notte. Si va dal pastore tedesco al maremmano fino ai piccoli meticci. Molti dei cani che gironzolano fra le strade della città distrutta dal Vesuvio hanno anche trovato un nome, come Meleagro, Plautus, Vesonius o Polibia, in base alle aree o al personaggio storico proprietario della domus nelle cui vicinanze i cani amano girovagare. Tutti i randagi sono stati sterilizzati e vaccinati e dotati di microchip per essere identificati, a eccezione di cinque. I funzionari della Asl, in collaborazione coi volontari animalisti hanno anche eseguito le analisi del sangue, per verificare la presenza di eventuali malattie e in un caso è stato necessario somministrare delle cure specifiche per curare un caso di leshmaniosi.
Le richieste giunte sui tavoli della Lav, che collabora al progetto e ha aperto appositamente uno sportello all’interno dell’area archeologica, sono state numerose. Prima di dare in adozione il primo cane è stato però necessario vagliare i profili degli aspiranti “candidati”, per verificare l’effettiva consapevolezza dell’impegno che comporta il mantenimento di un cane. Fra le domande presentate, la più curiosa è quella di un turista che ha chiesto in adozione Odone, un esemplare di pointer su consiglio di una guida, che lo conosceva per la sua docilità. “Abbiamo istallato delle cucce e distributori di croccantini e acqua in tre zone della città archeologica, Porta Stabia, porta Nolana e porta Vesuvia, è ogni giorno facciamo un giro aree per i rifornimenti - dice al VELINO Giacomo Bottinelli, uno dei volontari Lav all’interno dell’area archeologica -. Riceviamo da cinque a sette telefonate al giorno, da tutte le regioni d’Italia: c’è chi si propone per le adozioni perché ha sentito la notizia in televisione e si informa su come fare e chi chiede informazioni sugli animali. Ma non manca chi ci prende per un canile: l’altro giorno, per esempio, una signora ha chiamato dalla Sicilia per chiedere se avevamo un bassotto”.

fonte dati: Il Velino

Anonimo ha detto...

Che strano modo di vedere le cose ha Biagio. Crede che sia positivo che i cani vengano richiesti perchè passati dagli onori televisivi? Non si rende conto che tutta Italia (e non solo) ha i canili pieni zeppi di cani di ogni età e di ogni razza che attandono di trovare una famiglia vera per sempre...? Chi potrà effettuare reali controlli sull'adozione del turista di passaggio? Siamo al fallimento totale della legge italiana che impone ai Comuni di prendersi carico dei suoi randagi, di sterilizzarli, di costruire e risanare luoghi di ricovero degni di questo nome!

Biagio ha detto...

No no, non condivido affatto quello che contiene il mio post precedente, anzi...!!!!!!!!!!!!
Quello che ho evidenziato con il corsivo nel post è ciò che trovo assurdo:
che abbiano scelto un cane, ma non si sa quale (hanno scelto un numero, "uno dei cani di Pompei" perché sono la moda del momento!);
che, guarda caso, nella prima famiglia adottante ci siano due bambini (che sono sempre quelli su cui vengono puntate le attenzioni, anche quando i trafficanti reclamano i loro cani bloccati nei 'terribili' paesi stranieri!);
che non siano ancora tutti sterilizzati e/o microcippati;
che la Lav abbia anche aperto appositamente uno sportello nell'area;
che certe guide illustrino non solo la bellezza del luogo archeologico, ma anche la bontà del randagio;
che non vengano posti problemi al fatto che le richieste di adozione vengano da tutta Italia, anche 'grazie' alla televisione, quando in tutta Italia sono presenti cani che aspettano un'adozione (ovviamente seria), quando i controlli a distanza nel tempo sono praticamente impossibili, quando il passaggio attraverso la 'notorietà' può rappresentare un forte rischio per questi animali, che possono essere rifiutati quando la 'moda' di avere il cane di Pompei "col marchio" VISTO IN TV.

Ringhio ha detto...

Fra i dettagli di questo grottesco comunicato ce ne sono alcuni particolarmente gustosi... ci sarebbero volute ben quattro settimane per "censire" poco più di trenta cani e non si sarebbe nemmeno riusciti a chipparli tutti... però sarebbero stati tutti sterilizzati!
Tanto più strano in quanto girava ormai da qualche giorno la voce secondo cui sarebbero già partiti tutti... mah.

Anonimo ha detto...

Caro Ringhio, siamo di fronte ai misteri misteriosi di coloro che usano parole senza conoscerne l'autentico significato (tipo coloro che scrivono Banzai a tutto spiano) e che si arrabattono spasmidicamente per trasferire animali ovunque...