Sta a ciascuno di noi rimanere con gli occhi aperti per non perdere queste tracce per essere consapevoli, e non burattini manovrati senza capacità critica.
Su questo blog c'è qualche traccia, il resto non dovete mai smettere di cercarle voi.

domenica 29 novembre 2009

Ucraina – Germania, il mercato dei cadaveri


Bild
Rivista rivela notizie su macabri affari
Ditta tedesca commercia in parti di cadaveri provenienti dall’Ucraina
23.08.2009
Affari macabri con parti di cadaveri : la casa farmaceutica Tutogen, con sede a Neunkirchen am Brand in Alta Franconia, in Ucraina seziona cadaveri in grande stile.
Dai molti documenti che ha in mano la rivista Der Spiegel, si desume che dai pezzi di cadaveri vengono ricavati “prodotti medici” .

Sconvolgente: in molti casi i familiari non avevano chiara cognizione di cosa accadesse in realtà ai loro parenti defunti.
I cadaveri sono stati completamente fatti a pezzi!
A quanto sembra, la ditta ha pagato a gennaio 2002 per un osso dell'avambraccio 42,90 euro, per una coscia completa pure 42,90 euro e per un sacco pericardico a seconda delle dimensioni, da 13,30 a 16,40 euro. Solo nell'anno d’esercizio 2000/01 in Ucraina sono stati utilizzati per la ditta tedesca 1152 cadaveri.

Una parente, Lena Krat di Kiev, ha riferito allo Spiegel di essere stata colta di sorpresacon la richiesta di mettere a disposizione il cadavere del padre per una donazione di tessuto. Le era stato detto che sarebbero state prelevate solo delle strisce di pelle. Ma in verità gli sono stati prelevati tendini interi, ossa e cartilagine. Lena Krat: “Se avessi saputo che avrebbero tolto tutto questo, non avrei dato il consenso”.
Il dirigente della sezione Medicina legale a Kiev, Wladimir Jurtschenko, ha confermato che a tutt'oggi vengono sezionati cadaveri le cui ossa vanno a finire alla Tutogen.
I prodotti ricavati dalle parti dei cadaveri vengono impiantati come parti sostitutive in pazienti soprattutto negli Stati Uniti, ma il loro uso pare sia messo in discussione. Dice Wladimir Jurtschenko: “Negli anni scorsi il mercato di questo settore è cresciuto facendo raggiungere giri d'affari miliardari. Se un cadavere dovesse essere completamente sezionato ed utilizzati tutti i pezzi, lavorato e venduto, potrebbe fruttare sino a 250.000 dollari”.
Tutogen si rifiuta di rilasciare un'intervista allo Spiegel e non risponde nemmeno alle domande inviate per iscritto.
Bild riassume solo il primo articolo dell’inchiesta realizzata da Der Spiegel con la collaborazione di esperti di chirurgia e di etica medica e di giuristi. I giornalisti si sono recati in Ucraina alla sede della Bioimplant, appartenente al locale Ministero della Salute e fornitrice di Tutogen. Porte chiuse alla Bioimplant come alla Tutogen, ma ottimo lavoro sulle testimonianze raccolte dietro le quinte.
Indubbia la “coercizione” esercitata sui parenti dei defunti nel momento in cui sono frastornati dal dolore: a Lena Krat, che riferisce “ero come sotto ipnosi”, fu chiesto nel 2004 di autorizzare il prelievo di strisce di tessuto dermico dal cadavere del padre “per trapiantarle su bambini ustionati”. Si insistette, le si mise in mano il formulario di donazione. Firmò. In realtà il cadavere fu praticamente smembrato, come avvenne di altri che era comunque sufficiente “tenere insieme ” fino ai funerali… “nella bara si vede solo il volto”.
La Tutogen lavora, confeziona e vende tessuti (nel termine è compreso tutto: occhi, organi, ossa, fasci muscolari…) in oltre 40 Paesi in tutto il mondo. Un acquisto del genere può essere fatto anche in Internet. Il bacino d’utenza per eccellenza è quello americano, servito dalla casa madre Tutogen Medical Inc.: contro i 30.000 impianti chirurgici annui effettuati in Germania sta il milione di interventi degli Stati Uniti, per un mercato di un miliardo di dollari.
Eppure la pratica è contestata. Secondo Klaus-Peter Günther, Presidente della Società di Ortopedia e Chirurgia ortopedica, l’uso di questo materiale non è affatto la prima scelta: in Germania lo standard sarebbe l’uso di tessuti presi dal paziente, seguito da quello di protesi in ceramica, di ossa di animali e di materiale osseo prelevato in altri interventi sostitutivi.
Ai fornitori in Ucraina va una minima parte del guadagno: pochissime decine di euro, che però per stipendi standard di 200 euro rappresentano un incremento importante…

Nessun risultato di rilevo, per ora, sul piano giudiziario: troppo scivoloso il terreno normativo per un’incriminazione per traffico di organi e tessuti. Non si è potuto procedere a Kiev sulla base della legge sui trapianti: in territorio ucraino si fanno solo prelievi… e un pugno di mosche, per ora, se la scena si sposta in Germania: nonostante la fornitura di una copiosa documentazione da parte dello Spiegel, la Procura di Bamberga non ha trovato ancora nulla che contravvenga alla normativa tedesca.
Gli accertamenti continuano. Speriamo? Speriamo.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi stupisco se qualche persona si stupisce. Sono moltissimi anni che si toglie il sangue e gli organi ai condannati a morte, che si prelevano organi a persone dichiarate morte ma con il cuore che batte, che si sperimentano farmaci su galetti-vecchi-popolazioni del terzo Mondo-ecc.
Sono anche anni che girano i prezzi dei pezzi di organi di animali e....se qualcuno di voi non ha ancora compreso come tutto quello che succede agli animali presto o tardi avviene anche all'uomo ha vissuto invano fino ad ora.

Anonimo ha detto...

Hai ragione Anonimo,ma ciò che mi stupisce in questo caso, è l'enorme quantità di "pezzi" che ono mi fa venire in mente nessuna spiegazione plausibile, al di là che è "merce" per fare montagne di soldi.
Un analogia con l'utilizzo misterioso dei nostri randagi sotto la copertura di adozione: "merce all'origine a costo zero"
Anche in questo caso una richiesta al di fuori di ogni spiegazione....ma prima o poi la verità emerge.

Anonimo ha detto...

I pezzi servono per fare esperimenti, non per ottenere risultati concreti, ecco perchè ne servono tanti (come servono tanti animali): ad esempio se i protocolli prevedono la ripetitività su 100 prove tali 100 prove vengono effettuate in 100 laboratori diversi e, magari, forniscono risultati contrastanti e devono essere riplicate....
Questo è l'iter della sperimentazione antiscientifica che si deve combattere e distruggere.

Anonimo ha detto...

Io non credo nella fabbirca degli orrori!!!
Penso che la donazione degli organi sia una questione morale e soprattutto un atto d' amore importante!
Penso anche che se io dono gratuitamente un organo, chi paga il medico o i medici che materialmente eseguono l' espianto? inoltre penso che se il mio osso debba finire nel corpo di un altro , chi riceve il mio organo, sarà contento di sapere che il suddetto organo dopo l' espianto abbia subito un ciclo di processazione e di sterilizzazione!! Questi chi li paga??
Quindi come sempre la verità sta nel mezzo!!!
E' difficile da digerire che la mia donazione atto d' amore in realtà poi ha un prezzo/costo, ma da lì a parlare di fabbrica degli orrori ce ne passa!!

Anonimo ha detto...

ORGANO ESPIANTATO + CONSERVAZIONE + STRUTTURA SANITARIA + TRASPORTO DELL'ORGANO +ALTRA STRUTTURA RICEVENTE + CONSERVAZIONE + STERILIZZAZIONE = COSTI ALTI, MI SEMBRA CI SIA DIFFERENZA SE LO DICIAMO COSI'.E POI SUL FATTO CHE TUTTE LE ALTERNATIVE ALL'UMANO VADANO MEGLIO E' UNA FALSITA', TROVATEMI UNO CHE ACCETTA UN FEGATO DI MAIALE... A MENO CHE NON SIA LUI STESSO UN MAIALE!

Anonimo ha detto...

Strani gli ultimi commenti, molto strani!
Io conosco persone che hanno accettato l'impianto di organi di maiali e di assumere, poi, per tutto il resto della loro vita, i farmaci anti rigetto....

Anonimo ha detto...

Ma perché, chi accetta un organo di maiale è un sudicione?! ;-))))
teniamo il dibattito un po' più alto, penultimo Anonimo...
Qui, indipendentemente dalle opinioni su usi e tecniche, si sta parlando di TRAFFICO di organi, non del costo finale in sé! il quale rischia di acquistare un significato non in funzione delle spese di conservazione, sterilizzazione ecc., ma in funzione del modo di "raccolta"...