Sta a ciascuno di noi rimanere con gli occhi aperti per non perdere queste tracce per essere consapevoli, e non burattini manovrati senza capacità critica.
Su questo blog c'è qualche traccia, il resto non dovete mai smettere di cercarle voi.

venerdì 2 ottobre 2009

Spagna – Germania: sola andata, senza scalo


Pieno zeppo, cani al collasso: la polizia ferma il trasporto, sovraccarico di cani, di un’organizzazione di “protezione animali”

22.9.2009

Offenburg (Baden-Württemberg) – Un controllo della polizia fatto venerdì scorso sulla A5 ha trovato nel cassone del camion sovraccarico di un’organizzazione di protezione animali 42 cani stremati, tra i quali dodici cuccioli e alcuni animali in giovane età, fra i cinque mesi e l’anno. Stipati in piccole gabbie, i quattrozampe erano in viaggio già da trenta ore. I 42 cani, provenienti da Spagna e Portogallo, erano destinati a canili sparsi in tutto il territorio federale, come ha comunicato lunedì la polizia. Prima che gli ultimi animali fossero depositati alle loro rispettive mete, sarebbero passate altre dieci ore. Uno dei cani avrebbe dovuto essere scaricato ad Amburgo. Per di più alcuni animali mancavano delle vaccinazioni prescritte. La polizia ha scortato il camion al rifugio di Offenburg, dove gli animali sono stati posti sotto osservazione dall’autorità sanitaria.
“I cani erano debolissimi e allo stremo della sete, dovevamo dar loro acqua senza sosta” dice la direttrice del canile nell’Offenburger Tagblatt. Tre animali terribilmente spaventati hanno dovuto per prima cosa essere separati dagli altri. “Un cucciolo era in ipotermia, probabilmente a causa dello stress”, ha riferito nell’intervista al giornale. La direttrice era fuori di sé: “Alcuni animali hanno le mammelle infiammate, dal che si desume che sicuramente hanno tolto loro i cuccioli". "Alcuni cani, soprattutto molti cuccioli, restano da noi ancora per un po’, finché non sarà terminato il periodo necessario per le vaccinazioni e le cure veterinarie", ha detto Uwe Dindas, presidente del rifugio, in un comunicato stampa.
Dato che il camion era sovraccarico all’eccesso, si è dovuto caricare una parte degli animali su un altro mezzo. Solo allora è stato dato l'ok per proseguire il viaggio, hanno riferito i volontari del rifugio. Da quanto presuppone Uwe Dindas, questo camion fa questi viaggi regolarmente. In molti Paesi del Sud non esiste una protezione animale pubblica a certi livelli. Ecco perché ci sono animalisti che vanno lì a prendere cani. Tuttavia il problema spesso viene solo spostato da un Paese all'altro. Il gran numero di cuccioli, come in questo caso, indica chiaramente che si vanno a prendere gli animali su ordinazione. "E da noi una parte dei cani resta per anni nei rifugi, perché la gente preferisce un cucciolo come questi", dice Dindas. Per lui questa è una concezione davvero singolare della protezione animale.

http://www.animal-health-online.de/klein/2009/09/22/vollig-uberladen-hunde-vor-dem-kollaps-polizei-stoppt-uberladenen-hundetransport-aus-sudeuropa/4428/


La notizia, che non è certo la prima del genere, ha avuto una certa eco fra gli animalisti spagnoli: nello schieramento quasi granitico di coloro che si affidano completamente a organizzazioni straniere (la Spagna è un serbatoio senza fondo per le esportazioni) cominciano a levarsi voci di dubbio e sorgono dibattiti.

Nel forum spagnolo ASH, sulla base di informazioni che sarebbero state assunte presso le autorità veterinarie incaricate dei controlli sul carico, si dichiara che:


- il carico è stato organizzato da un’associazione tedesca molto conosciuta (della quale però non è a tutt’oggi uscito il nome, nemmeno nella discussione molto accesa che segue la notizia nella fonte tedesca, N.d.R.)
- molti cuccioli sono rimasti in quarantena presso il rifugio, perché la loro età non corrisponde a quella riportata sui documenti. Alcuni cuccioli viaggiavano con una cagna che però non era la loro madre, espediente frequentemente usato per permettere l’espatrio di cuccioli di età inferiore ai tre mesi e non vaccinati
- il carico proveniva dal Portogallo e aveva a bordo un solo cane spagnolo
- sono stati denunciati sia i conducenti del camion, sia i canili che aspettavano i cani, sia l’associazione organizzatrice del trasporto. Varie le imputazioni a carico dei conducenti: mancata effettuazione delle soste obbligatorie, assenza dello spazio di riposo per gli autisti in cabina, mancato rispetto delle norme di tutela degli animali trasportati e infine… traffico di animali.

http://animalessinhogar.naturalforum.net/foro-general-f4/transporte-de-perros-42-perros-t30314.htm?sid=037045973046b065578bc76f9ea55659

24 commenti:

Anonimo ha detto...

Voi che trasprtate e fate trasportare ns randagi in tali condizioni, smettettetela di accusare i nostri paesi del Sudeuropa di trattarli male, perché voi siete peggio!!! Non solo, dite di "proteggere e salvare dalla morte" i nostri! E questo cosa sarebbe????
Lasciate i nostri animali per favore! Siete una vergogna mondiale!
Questi 42 cani erano destinati a canili tedeschi! E' vietato dalla Legge europea 998/2003 la cessione a terzi! E trasportati per 30 ore in un normale furgone con pareti di metallo!!!Tra cui diversi cuccioli che dovevano ancora rimanere con le loro madri! Senza acqua e senza cibo!!
Che Dio mi ascolti!!!
http://www.geocities.com/liberaccion_fanzine/traficolaboratorio.html

interessante ed attuale più che mai!

Giulia ha detto...

Non solo un "carico" di cani, ma addirittura stipati all'inverosimile!!
... ancora una volta, animali senza vaccinazioni... I documenti non erano a posto... e i microchip li avranno avuti?? Non credo proprio!!

Pippo ha detto...

Spero condannino tutte le persone coinvolte: chi dà i cani, chi li trasporta, chi li riceve.

Anonimo ha detto...

si Pippo, ed io aggiungo: e che vengano condannati per l'eternità tutti coloro che da sempre vogliono parlare solamente di "importazione di cuccioli dall'Est Europa" disinteressandosi volutamente di questo orrendo traffico di randagi che si compie da decenni!

Anonimo ha detto...

mi associo in maniera estrema al post di Anonimo del 2 ottobre considerando l'attenzione delle nostre belle associazioni nazionali al solo problema del traffico dei cuccioli dall'est un'escabotage per dirottare, vigliaccamente, "il problema dei cani" verso una sola fonte e nascondere la realtà di traffici ancor più crudeli che si svolgono da ogni dove, compresa l'Italia, verso l'inferno. Per lo meno i cuccioli dell'est, nell'ipotesi che arrivassero salvi alle nostre sponde troverebbero senz'altro acquirenti che tenterebbero di tenerli in vita. Ciò che accade ai nostri espatriati, e a quelli di altri Paesi, lascia solo la forza di urlare:"basta con queste atrocità, basta con la piaga dei traffici, basta con i Governi a cui bendano gli occhi".

Anonimo ha detto...

Canili italiani, e non solo canili, sempre più nel mirino di sequestri e "spartizioni" successive di animali senza che venga successivamente resa nota la destinazione di quei poveri esseri. Chissà che anche loro non entrino a far parte del pacchetto traffico-destinazione oltre alpe.
E il nostro Governo che ancora continua ad emettere ordinanze ma che sempre si dimentica di rendere legalizzata quella maledetta spartizione affinchè il destino degli animali sequestrati possa essere seguito sino in fondo. Non riesco a capacitarmi come possano le solite associazioni, chiamate in causa nei sequestri, provvedere senza soldi, senza strutture e senza una normativa che ne regoli i movimenti continuare ad occuparsi del destino di migliaia di animali sempre così bisognosi di tante cure da lanciare continui appeli per richiesta di aiuto ma che improvvisamente spriscono dalla faccia della terra.

Aquila Nera ha detto...

E' mai possibile che il nostro Ministero sempre così attento ai problemi dei randagi non possa una volta per tutte sedersi a tavolo con rappresentanti delle associazioni meno ascoltate e sentire l'opinione dell'altra faccia dell'Italia? Cosa si nasconde dietro il tacito consenso all'esportazione dei cani da un Paese all'altro? E' mai possibile che si possa arrivare a non udire le migliaia di voci che si alzano da tutta Italia gridando:"Che fine fanno i nostri cani"?

Anonimo ha detto...

Per chi si ostina a trasportare cani dal sud come pacchi, asserendo che al nord trovano tutti in adozione, vorrei che la notte non riuscisse a dormire per le urla di sofferenza dei loro "pelosetti" invece di annotare il numero dei "felicemente adottati".
Buona fede? No, non può esistere buona fede, non si può non sapere dopo infinite prove....ma dove avete la coscienza??

Anonimo ha detto...

non posso comprendere la facilita con cui costoro spediscono animali i ogni luogo, anche lontanissimo.io non ho mai affidato un animale se non ero in grado di controllare il buon andamento dell. affido. se non potevo andare a vederlo( magari di nascosto per non farmi vedere da lui ) telefonavo al loro veterinario e se non avevo la certezza che in caso di fallimento,l' animale non venisse restituito al canile. ogni volta mi pare di trdire la loro fiducia e mi sento tesa e preocupata fintanto che non riesco a vedere che le cose vanno veramente bene e che il cane mi vede volentieri, ma non vuole seguirmi quando me ne vado. questo i trafficanti non capiscono, ma prima o poi pagano per tutte le loro malefatte

Ringhio ha detto...

Forse il pensiero del presidente del rifugio di Offenburg è risultato un po' sintetizzato nell'articolo e ha bisogno d'essere sviluppato - altrimenti bisogna pensare che debba chiarirselo lui stesso con qualche riflessione.
Prima parte: "In molti Paesi del Sud non esiste una protezione animale pubblica a certi livelli". È vero, in molti casi. "Ecco perché ci sono animalisti che vanno lì a prendere cani". Dunque, missionari senza frontiere si precipitano in soccorso dei poveri animali, coi loro... scarsi mezzi, perché non sono insensibili al grido di dolore che da tante parti d'Europa si leva verso di loro. Per fortuna ci sono loro a supplire alle storiche manchevolezze degli altri Paesi. Certo, non è il miglior modo di costringere le istituzioni a fare il loro dovere, anzi...
E infatti... si vuole davvero farlo? Seconda parte: "Il gran numero di cuccioli, come in questo caso, indica chiaramente che si vanno a prendere gli animali su ordinazione". Oh, diciamolo. Diciamolo che qui si tratta semplicemente della versione hard discount, quella più redditizia per la gratuità della merce all'origine, del traffico internazionale di animali. L'altra, quella delle puppy mills, ha già maggiori costi di produzione e minor guadagno in proporzione... e non è un caso che solo di quella si parli tanto.
Entrambe sono accomunate da una caratteristica: il prodotto è sottoposto per forza di cose a un ricambio vertiginoso e c'è continuo bisogno di nuove forniture (chissà, sarà per questo che l'import tedesco "onlus" paga la quota IVA relativa ai beni di consumo...).
Per quel che riguarda la filiera di cui stiamo parlando, dunque, NON SI PUO' permettere che la situazione migliori nei Paesi di prelievo, pena la riduzione progressiva e, forse, la cessazione futura dell'attività - sia nel Paese di arrivo che in quello di partenza. NON SI PUO' lavorare sulla prevenzione, sulla sensibilizzazione, sul rigore. Però si può lasciare che le strade si riempiano e soprattutto che si riempiano i canili, per poi gridare al lager e lanciare lo slogan "svuotiamo i canili". Appunto.
Suvvia, ragioniamoci. Se gli animali un giorno fossero davvero protetti dalla legge... che ci starebbero a fare le associazioni di protezione animali?

Anonimo ha detto...

Ovvio Ringhio: senza appelli pietosi, senza invocazione fasulla e bugiarda di buone leggi innovative per la protezione degli animali molte presute associazioni "animaliste" vedrebbero chiudersi il rubinetto delle offerte e delle iscrizioni e FALLIREBBERO - basta lauti stipendi, basta sedi prestigiose, basta telefoni e cellulari gratuiti, basta viaggi vip per conferenze ed incontri, basta carriera anche politica, basta tutto insomma. Gli animali randagi e maltrattati servono eccome e vanno conservati!

Admin ha detto...

Giustissimo Ringhio, Asociazioni animaliste di protezione animale, ma da chi? Da loro stesse?
Non c'è nessun interesse a far applicare le leggi, non c'è nessun interesse a combattere seriamente il randagismo alla radice, se non c'è più randagismo si fermerebbe una macchina per far soldi immensa!
Non esiste al mondo nessun'altra merce che rende così tanto e all'origine ha un costo zero, si merce, perchè i randagi ormai questo sono.
Basta, non facciamoci prendere in giro da nessuno!!!

Ringhio ha detto...

E intanto - consentitemi di completare il mio commento, già così lungo - "il problema spesso viene solo spostato da un Paese all'altro" e "da noi una parte dei cani resta per anni nei rifugi, perché la gente preferisce un cucciolo come questi". Naturalmente tutto questo è considerato un "problema" solo dalla vera protezione animali, e s'indovina il disappunto e la rabbia di Uwe Dindas e dei suoi colleghi onesti - che ci sono in Germania, eccome - per non riuscire a proteggere gli animali tedeschi, che sono anche loro vittime dei traffici, in nome del business del randagismo!
Comunicare ai trafficanti la propria indignazione è inutile, ovviamente. Comunichiamo loro, invece, che... ccà nisciuno è fesso.

Anonimo ha detto...

Ebbene si, Ringhio, qua nessuno è fesso e neppure arteriosclerotico ed ha perfettamente capito, e da tempo, cosa si nasconde dietro questa dolorosa farsa pietistica di "aiuto aiuto" - dolorosa per gli animali non certo per chi invoca aiuto e denaro su post pay personali per giunta!
Sarebbe ora che anche chi può si decida ad effettuare una seria verifica di quanto realmente accade nelle presunte associazioni dedite ai traffici...noi siamo stanchi e possiamo solo sperare nell'aiuto (autentico) di quegli stranieri che, come noi, hanno capito il giochetto squallido e sporco che si nasconde dietro un paravento di bontà e di amore....

Anonimo ha detto...

Ringhio, credo che i trafficanti o meglio "commercianti" abbiano capito che qui nessuno è fesso.
Che le loro minacce e manovre ormai servono a ben poco, perché loro le prove che tutti gli animali finiscono sui lindi bianchi divani, non sono mai riuscite a darle!!
Bisogna poi anche vedere "chi" rimette in strada animali e , come si legge in diversi forum stranieri, sono loro stessi ad allevare anche nei canili stessi che gestiscono (ahimé con i soldi versati dai contribuenti dei vari paesi) canili!!
Non siamo mica così fessi da credere che in oltre 20 anni di lotta al randagismo non è migliorato nulla... per la sola colpa degli italiani onesti... sappiamo bene che i randagi NON devono diminuire, altrimenti le loro "aziende", devono chiudere!
Si spiega anche il fatto dello "scippo" di tanti canili, sequestri fatti in modo anomalo. Associazioni che asseriscono che i canili devono essere chiuso e poi... invece... ne vanno a caccia e li scippano con inganni vergognosi!
Ripeto anche io:ccà nisciuno è fesso

Anonimo ha detto...

dedicato ai trafficanti !!! cosi torno scornato alla mia gioia guardagnandoin male tre volte piu di quanto avevo speso shakespeare

Anonimo ha detto...

Avviso all'amministratore del blog: c'è gente che continua a copiare da questo blog senza citare la fonte. Lo trovo molto scorretto e spero che voi facciate qualcosa. Credo capite di chi parlo.

Predicano bene e razzolano male, hanno copiato tutto sul sito..identico!
Siamo a livelli infimi....

Ringhio ha detto...

mah, Anonimo mio... che ci vuoi fare ;-)) l'Admin, se crede, ti risponderà; io posso solo commentare e dire che constato con piacere, sulla base dei miei giri di navigazione, che questo blog è sempre corretto nel fare riferimento agli altri, anche perché è importante dare agli utenti un panorama ampio dei siti che combattono per la stessa causa. Perlomeno io, come lettore, ne sarei contento. Perché, sempre come lettore, voglio essere informato su tutto e anche su tutti.

Anonimo ha detto...

Quello che scrive Ringhio è vero, ma è anche vero che, quando si copia da un sito che combatte la medesima battaglia, si dovrebbe citarne la fonte e non appropriarsi della notizia faticosamente ottenuta e faticosamente tradotta da lingue straniere...non vorrei che, invece di collaborare al medesimo risultato, lo scopo sia diverso, ossia quello di mettersi in mostra e di vantarsi di essere i migliori!

Ringhio ha detto...

Questo mi dispiacerebbe molto, perché i lettori - fatalmente - se ne accorgono, e le loro impressioni possono patirne piccole ma velenose incrinature. Tutto a danno degli animali.
Facciamole circolare le notizie, il più possibile - altrimenti che si pubblicano a fare? Ma mostrando che siamo in tanti, e sempre di più, a combattere insieme. Portandoci rispetto.

Anonimo ha detto...

Rispetto e collaborazione autentica! I trafficanti, se anche hanno da ridire fra di loro, sono compatti, mentre, per colpa di piccoli individui invidiosi ed arrivisti, noi siamo virtualmente divisi. Speriamo che comprendano che non fanno un favore agli animali comportandosi in questo modo e che la smettano di saccheggiare le notizie pubblicandole come farina del loro sacco.....

Admin ha detto...

Noi siamo corretti e continuiamo ad esserlo, citando sempre le fonti, se qualcun'altro non lo fa, pazienza!
Le notizie comunque le pubblichiamo per farle circolare, poi ognuno lo fa a modo suo, in questo momento non credo che per gli animali sia questo il problema.
A proposito della compattezza dei trafficanti mi è venuto da sorridere, con tutta la montagna di soldi che circola non si scannerebbero l'un l'altro? :-)
Noi abbiamo un ideale, una causa, nessun interesse personale, loro hanno da difendere un patrimonio economico che è un impero fatto con animali che sono "merce a costo zero" e fanno a gara ad arricchirsi, questi sono i trafficanti.
Ci sono coloro che lo fanno con la droga, con le armi, con organi umani, questi lo fanno con gli animali, ma ancor peggio degli altri sfruttando la buona fede di alcuni e facendo credere di essere "Angeli" che "salvano"....

Biagino ha detto...

Io sono d'accordo con l'intervento dell'ultimo anonimo.
I trafficanti sono compatti nel senso che si presentano con un'immagine uniforme e, quando è il caso, si uniscono per denunciare situazioni da cui tutti trarranno profitto... certo, poi si combatteranno, ma questo aspetto verrà diffuso poco o nulla!! E quindi l'opinione pubblica saprà la condizione dei cani nel Sud (Italia/Europa) ma non i litigi e le concorrenze tra associazioni!!

Non penso sia difficile citare una fonte: bastano pochi caratteri!! Il problema, per certi, è ammettere che sia stato qualcun altro prima di loro a sapere-tradurre-diffondere...!!
Salvo poi prendersi meriti non propri... ma solo per vanagloria personale!!
Concordo comunque con Admin che l'importante è far sapere... penso, però, che venga un po' di "rabbia" quando si vede che altri appaiono e ricevono inviti e consensi, quando il lavoro pesante l'hanno fatto altri!

Ringhio ha detto...

Via, la rabbia riserviamola per i trafficanti: sarà più produttiva.
Avete visto la nuova uscita del blog? Questa è musica...