Sta a ciascuno di noi rimanere con gli occhi aperti per non perdere queste tracce per essere consapevoli, e non burattini manovrati senza capacità critica.
Su questo blog c'è qualche traccia, il resto non dovete mai smettere di cercarle voi.

martedì 13 ottobre 2009

Comunicato dell’on. D. Scilipoti: traffico di randagi


Animali. Scilipoti (IDV): Furgoni dell’orrore strapieni di randagi, prelevati da canili lager

Roma 12.10.09. “Il traffico illecito di animali randagi è un problema che sta interessando sempre di più il nostro Paese”. Così, l’On. Domenico Scilipoti in riferimento al traffico di animali. “Migliaia di animali – prosegue il deputato IDV – ogni anno spariscono nel nulla destinati per lo più a diventare cavie da laboratorio, utilizzati per ogni sorta di esperimento; solo gli esemplari più belli vengono messi in vendita su internet, mentre quelli più aggressivi sono reclutati per i combattimenti. Per arginare il fenomeno chiedo l’applicazione della legge quadro 281/91 (art. 4), che impone ai sindaci di spendere una parte delle entrate statali che arrivano alle regioni, per effettuare le sterilizzazioni; ed ancora la microchippatura dei cani e la registrazione all’anagrafe canina, pratica questa che da noi viene quasi completamente ignorata, ed in caso di inadempienza, chiedo sanzioni per i responsabili. In merito al ddl già esistente, che identifica come reato solo l’importazione di cuccioli dall’Est Europa, ma che non prende minimamente in considerazione tutto il traffico di randagi in uscita dall’Italia, chiedo che la legge preveda misure più severe in materia.
E’ impensabile – conclude Scilipoti – fare leggi a metà, se il reato viene identificato, bisogna punirlo in tutte le sue forme, basta speculazioni sempre in nome del dio denaro!”.

23 commenti:

Anonimo ha detto...

E' una gioia infinita scoprire la presenza di onorevoli interessati a questo decennale indegno traffico di randagi: lo ringrazio dal profondo del cuore!!!!!!

Anonimo ha detto...

Finalmente un onorevole che ha avuto il coraggio di affrontare il problema del traffico dei randagi. Questo traffico avviene sistematicamente da decenni e prospera grazie all'omertà e alla complicità di molti. Parlarne è già un modo per iniziare ad affrontare il problema. Grazie.

Anonimo ha detto...

bravo il onorevole' ha centrato in pieno. era ora !!!!!

Ringhio ha detto...

Due annotazioni in margine.
La prima: importante, che dico, IMPORTANTISSIMO che l'on. Scilipoti abbia messo l'accento sulla terrificante lacuna del ddl, che parla solo di traffico dall'Est lasciando sotto silenzio quello dal Sud d'Europa e del mondo, che ha un enorme volume d'affari (e, attenti, i due traffici non sempre si svolgono separatamente). Vuol dire che c'è in giro qualche testa pensante e qualche coscienza coerente e rigorosa.
La seconda: i cosiddetti canili lager (definizione buona per tutti gli usi, applicabile tanto a realtà drammatiche quanto a ghiotti bocconi) non sono i soli serbatoi di rifornimento dei trafficanti. Gli animali sono presi comunque e dovunque.
Ma su tutto una grande gioia. Bravissimo, onorevole Scilipoti. Ora non demorda, aggreghi, informi e sensibilizzi i suoi colleghi. Fate sentire in Parlamento la voce della dignità e della giustizia.

Anonimo ha detto...

Ringhio ha ragione: troppo spesso nei canili (lager o non lager)o nei luoghi di stallo vengono fatte nascere appositamente cucciolate per avere sempre nuova "merce" da scambiare...ma la Martini, che ascolta solo i pareri di coloro che sono favorevoli ai traffici, pensa solo alle cucciolate importate dall'Est Europa e per tutti gli altri trasportati ovunque da chiunque non dice mai nulla e non prende provvedimenti!

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

Benvenuto, onorevole, tra coloro che combattono tutti i traffici e non solo una parte!!

Giulia ha detto...

Finalmente un politico che sembra aver compreso e che dice tutto quanto c'è da dire, senza mezzi termini e che vede l'unità del tutto: traffici di cuccioli, di animali di razza, di randagi, di cani adulti; vivisezione; combattimenti; leggi sul randagismo non applicate a dovere...

Pippo ha detto...

Credo che il penultimo anonimo abbia ragione: si vede che chi consiglia la Martini vuole che si parli solo dei cuccioli, che appaiono meglio sui mezzi di comunicazione e commuovono di più.
Per fortuna, qualcuno come l'on. Scilipoti ascolta "l'altra campana", che dice basta a tutto quanto non va.

Aquila Nera ha detto...

sono anni che i nostri animali, grazie a staffette, sequestri, contatti con associazioni straniere che stanno sempre più prendendo piede in Italia, come se non avessero a che pensare del proprio paese, varcano le Alpi. Che Dio ce la mandi buona con Scilipoti, o meglio la mandi buona agli animali, e che riesca a smuovere soprattutto le coscienze di quanti, a livello nazionale, stanno solo ascoltando la stessa minestra: penale per chi importa dall'est. Credo sia opportuno prendere contatti con l'On. e sostenerlo in questa battaglia che deve infine divenire una guerra vinta. Mi appello anche ad associazioni e privati che, con copia incolla del comunicato o attraverso il link, lo trasmettano all'On Martini specificando la propria adesione.

Anonimo ha detto...

Il traffico dei nostri animali è lucroso tanto quanto il commercio dei cuccioli, ma c'è, come dire, una certa renitenza alla leva a prenderne atto. Il fatto è che la lobby internazionale che governa questo traffico è veramente potente e governa anche i politici delle Regioni. Grazie on. WScilipoti per aver voluto sollevare il velo vergognoso delle deportazioni italiane.

Anonimo ha detto...

http://www.tierschutz-notruf.de/news.php?entry=462

http://bibd.uni-giessen.de/ghtm/2002/uni/d020045b.htm

Zur Giessener Elektronischen Bibliothek
Wolf Leukert

Untersuchung der Wirksamkeit eines Impfstoffes gegen die Feline Infektiöse Peritonitis unter Tierheimbedingungen

Abstract

The study aimed at the evaluation of the efficacy of the Primucell ® FIP vaccine in an animal experiment. The experiment was set up under conditions simulating those of an animal shelter.

The natural source of FIPV was represented by a group of 10 clinically healthy cats from animal shelters which were tested positive for circulating FCoV immune complexes by means of a competitive ELISA.

During the experiment, most of the 40 SPF cats developed FIP. One SPF cat survived a presumed FIPV infection with clinical manifestation and remained clinically healthy after the symptoms had resolved. Necropsy at the end of the experiment did not reveal any FIP-specific lesions.

During the experiment, seven SPF cats (17.5%) did not show any clinical symptoms. None of these animals who all were necropsied at the end of the experiment, exhibited FIP.

The clinical status of most cats originating from animal shelters, remained unaltered throughout the experiment. One of these cats, however, developed and died of coronavirus enteritis.

Twenty-three cats (45%) died of or were euthanatized in the final stage of FIP during the experiment.Ten of these animals were control SPF cats, 12 animals were Primucell ® FIP vaccinated SPF cats, and one animal was originating from an animal shelter.

Concerning the number of cats developing FIP, there was neither a significant difference between Primcell ® -vaccinated and control SPF cats (p=0.53) nor with regards to the sex distribution. The experiment yielded a protected/preventable fraction of –20%, that is to say, no protection by Primcell ® FIP vaccination occurred.

Pathologically, FIP was mainly represented by the effusive form (65%) which mostly appeared in the classical form. The clinical course was often fulminant with short duration of disease. In general, ascites represented the first symptom and showed fast progression.

With the dry form of FIP which occurred throughout the whole experiment, symptoms were mainly non-specific. In one animal, clinical signs were restricted to CNS symptoms.

Neither duration nor the course of disease were affected by symptomatic therapy. At the same time as the clinical signs of FIP or prior to their development, more than 80% of the animals had clinical signs of upper respiratory disease, where as only 44 % of the FIP-negative cats developed such symptoms.

During the experiment, all SPF cats showed seroconversion. The vaccine Primucell ® FIP induced CoV anitbody titres of 1:50 up to 1:800. With the onset of infectious pressure, CoV antibody titres rised to >3200 in some animals. Animals who developed high CoV antibodytitres or showed a positive result in the competitive ELISA for circulating FCoV immune complexes did not necessarily develop FIP.

Regardless of the presence of clinical symptoms, cats with a positive result in the competitive ELISA for circulating FCoV immune complexes in sera or exudates have to be regarded as potential source of FCoV infection for susceptible animals. CoV antibody titres do not allow a prognosis concerning the development of FIP.

At the end of the experiment, monocyte-associated FCoV viraemia was identified by RT-PCR in nearly all animals who had survived (20 of 23).
Zur Frontpage des Dokuments
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Anonimo ha detto...

Lo studio ha puntato sulla valutazione dell'efficacia del vaccino di FIP del ® di Primucell in un esperimento sugli animali. L'esperimento è stato installato nelle circostanze che simulano quelle di un riparo animale.
La fonte naturale di FIPV è stata rappresentata clinicamente da un gruppo di 10 gatti sani dai ripari animali che erano positivo provato per fare circolare i complessi immuni di FCoV per mezzo di un ELISA competitivo. Durante l'esperimento, la maggior parte dei 40 gatti di SPF hanno sviluppato la FIP. Un gatto di SPF ha sopravvissuto ad un'infezione presunta di FIPV con la manifestazione clinica ed è rimanere clinicamente sano dopo che i sintomi avévano risolto.
L'autopsia alla conclusione dell'esperimento non ha rivelato alcune lesioni di FIP-specific. Durante l'esperimento, sette gatti di SPF (17.5%) non hanno mostrato alcuni sintomi clinici. Nessun di questi animali che tutti necropsied alla conclusione dell'esperimento, FIP esibita. La condizione clinica della maggior parte dei gatti che provengono dai ripari animali, rimanente invariata durante l'esperimento.
Uno di questi gatti, tuttavia, si è sviluppato e morto dell'enterite di coronavirus. Ventitre gatti (45%) sono morto di o euthanatized nello stadio finale della FIP durante l'esperimento. Dieci di questi animali erano gatti di SPF di controllo, 12 animali erano gatti di SPF vaccinati FIP del ® di Primucell ed un animale stava provenendo da un riparo animale. Per quanto riguarda il numero dei gatti che sviluppano la FIP, ci era nè una differenza significativa fra il ® di Primcell - vaccinato ed i gatti di SPF di controllo (p=0.53) nè per quanto riguarda la distribuzione del sesso.
L'esperimento ha reso frazione protettiva/evitabile di - 20%, cioè, nessun protezioni dalla vaccinazione di FIP del ® del Primcell hanno accaduto. Patologico, la FIP pricipalmente è stata rappresentata dalla forma effusiva (65%) che principalmente è comparso nella forma classica.
Il decorso clinico era spesso fulminante con la durata di scarsità della malattia. L'ascite ha rappresentato generalmente il primo sintomo ed ha mostrato la progressione veloce. Con la forma asciutta di FIP che si è presentata durante l'intero esperimento, i sintomi erano pricipalmente non specifici. In un animale, i segni clinici si sono limitati ai sintomi dello SNC.
Nè la durata nè il corso della malattia è stato influenzato tramite la terapia sintomatica. Contemporaneamente ai segni clinici della FIP o prima del loro sviluppo, più di 80% degli animali ha avuto segni clinici della malattia respiratoria superiore, dove mentre soltanto 44% dei gatti FIP-negativi ha sviluppato tali sintomi. Durante l'esperimento, tutti i gatti di SPF hanno mostrato la sieroconversione.
La FIP vaccine del ® di Primucell ha indotto i titoli anitbody di CoV del 1:50 fino al 1:800. Con l'inizio di pressione contagiosa, i titoli dell'anticorpo di CoV rised a > 3200 in alcuni animali. Gli animali che hanno sviluppato gli alti antibodytitres di CoV o hanno mostrato un risultato positivo nel ELISA competitivo per fare circolare i complessi immuni di FCoV necessariamente non hanno sviluppato la FIP. Senza riguardo alla presenza di sintomi clinici, i gatti con un risultato positivo nel ELISA competitivo per fare circolare i complessi immuni di FCoV in sieri o essudati devono essere considerati la fonte potenziale di infezione di FCoV per gli animali suscettibili.
I titoli dell'anticorpo di CoV non permettono una prognosi riguardo allo sviluppo della FIP. Alla conclusione dell'esperimento, il viraemia monocito-collegato di FCoV è stato identificato da RT-PCR in quasi tutti gli animali che erano sopravvissuto a (20 di 23).
DES Dokuments del Frontpage di Zur

Anonimo ha detto...

Credo di aver capito che gli ultimi due interventi, di cui il secondo sarebbe una traduzione del primo, vogliano mettere in risalto che vengono effettuati esperimenti su gatti sani presi da rifugi per gatti!!!!!!

Anonimo ha detto...

Non solo da rifugi, li rubano in giro, sia randagi sia padronali, ed anche cani.
In Germania la legge lo ammette, ragazzi, lo vogliamo capire una buona volta?
C'è l'art. 11 della legge sulla protezione animale, per cui anche un rifugio può diventare fornitore di animali da laboratorio

Anonimo ha detto...

Come li rubano anche in Italia e poi li mettono nei posti di stallo.. ma da noi la legge lo vieta usarli per la vivisezione..

Anonimo ha detto...

Ci dica l’Onorevole Scilipoti cosa ha fatto NEGLI ANNI per costringere le amministrazioni locali del Sud e le ASL sempre del Sud a sterilizzare, chippare i cani per strada, per sanzionare e denunciare chi abbandona, perchè venissero costruiti canili a misura di cane, perchè non arrivassimo al punto di ricorrere ad adozioni internazionali per salvare i cani da avvelenamenti, bastonate e battute di caccia al randagio di cui ci giunge notizia soprattutto dal Sud, ma anche il Nord Italia non brilla.
Ci dica perchè si scandalizza se il Ministero ritenga più opportuno regolamentare e non vietare (siamo in Europa, Onorevole, non se lo scordi) le adozioni internazionali, affinchè siano vere adozioni. Che cosa ha fatto Lei per impedire che si perpetrassero PER ANNI orrori come CIcerale o Rieti. Non ho trovato sue prese di posizione riguardo a quegli inferni, forse mi sono sfuggite.
Chi gestisce o possiede inferni come quelli forse non vede di buon occhio che qualcuno gli porti via il pane dai denti.
Allora la sua presa di posizione mi pare solo strumentale per fomentare quei settori dell’animalismo che fa di ogni erba un fascio e allora vede in ogni tedesco o svizzero un vivisettore.
E’ vero, noi siamo bravi perchè abbiamo l’anagrafe canina obbligatoria: così i cani li abbiano tutti (o quasi) chippati e registrati. Abbiamo vietato che i cani dei canili finissero nei laboratori farmaceutici o delle università (ma quelli per le strade? E i gatti delle colonie? Sono alla portata di tutti i malintenzionati.). Poi li abbiamo chiusi in certi canili a morire di stenti, sporchi di feci, pieni di vermi e zecche, ma col chip. Così che da qualche parte ci sarà un solerte impiegato dell’asl che registrerà il decesso di quei cani come prescrive la legge. Ma come è morto quel cane, come ha vissuto?
Allora se qualche seria organizzazione d’oltralpe si incavola forse c’ha ragione.
Non mi piacciono i discorsi on line che trovo per cui TUTTI gli animali dirottati verso il Nord Europa sarebbe vittime di sporchi traffici. Abbiamo il dovere di richiedere ogni possibile garanzia per i nostri randagi: se non ce le danno vuol dire che non sono affidabili ed hanno qualcosa da nascondere. Ma generalizzare mai: solo perchè in Italia c’è la mafia non vuol dire che siamo tutti mafiosi, o no?
E poi, curiosamente nessuno parla delle centinaia di laboratori pubblici e privati che IN ITALIA hanno comunicato al Min Salute di effettuare ricerca con animali (ANCHE CANI, GATTI, SCIMMIE) così come prescrive il DL 116/92 (secondo la LAV – sito oltrelaspecie). Dove li prenderanno quegli animali? Li importano? Curioso: sento parlare di animali in transito “verso” e non “da”.
Allora, se prima mettiamo a posto le cose a casa nostra è meglio, non fosse altro che per non farci ridere addosso, Onorevole Scilipoti.

Anonimo ha detto...

In Germania la legge ammetterebbe che animali presi dai rifugi possano essere usati nella sperimentazione. Ma anche animali presi per strada più o meno randagi.

Molto male, ma le 70 gatte uscite da un laboratorio di Firenze (in Toscana, direi, come mai la nostra legge lo ha permesso?
In realtà ciò che è espressamente vietano in Italia è usare cani provenienti dai canili, ma di quelli per strada non si parla nemmeno da noi.

In Italia, e in questo blog nessuno lo ha detto, neanche fossimo immuni dal fenomeno, ci sono più di 400 centri pubblici e privati che usanoa nimali (roditori, cani, gatti, scimmie) per la sperimentazione. La fonnte di ciò è un accesso agli atti fatto dala LAV (non senza difficoltà) al Ministero della Salute dato che secondo il DL116/92 chi vuole sperimentare con animali lo deve sperimentare al Ministero.
Allora, direi, invece di puntare il dito solo contro la Germania vivsettrice (e certamente ci saranno di questi traffici: gli uomini se li sono inventati su tutto , dagli organi, ai bambini, ai poveri cristi) magari se ci informassimo anche sulle magagne insolute nostre e cominciassimo a mettere un pò a posto a casa nostra...

Anonimo ha detto...

Scusate una cosa.

Ora noi puntiamo il dito contro la sperimentazione e facciamo bene. Sono vegetariano, cerco di comprare prodotti cruely free, ma se mi ammalo?
Secondo voi, i progressi in campo medico e veterinario, tutti questi nuovi farmaci che escono fuori (e per gli animali ne escono in continuazione) da dove vengono? Sono cruelty free?
Allora, o ci decidiamo a non curarci se non con rimedi naturali o siamo un branco di ipocriti.
Passi per me, essere umano, ma se il vet. mi dice che devo dare ai miei gatti o ai miei cani un farmaco, perchè se no peggiorano e muoiono io glielo do.
Ma lo sapete come testano per esempio il Rymadil? Tutti i veterinari lo prescrivono quando serve. Voi cosa gli date ai vostri animali al posto di quel farmaco come di altri?
Non siamo ipocriti: ci curiamo e curiamo i nostri 4 zampe, o no?

Una cosa all'amministratore del blog: un commento è stato rimosso. Spero solo perchè volgare o qualcosa di simile, perchè se era solo dispordante dal coro quasi unamine all'inizio del blog non fareste informazione.

Anonimo ha detto...

Io non capisco cosa vuole dire l'ultimo anonimo: è o non è cotro l'uso di animali nei laboratori di vivisezione? Speculare che non solo in Germania, ma anche in Italia vengono utilizzati cani e gatti per la vivisezione non giustifa affatto la deportazione dei nostri aniali all'estero.
Accusare inoltre un onorevole meridionale di non fare nulla a casa sua, ossia in meridione, è una accusa girabile ai trafficanti, agli staffettari, a coloro che offrono posti di stallo: perchè non utilizzate tempo e denaro per sterilizzare e per incivilire i vostri amministratori...

Ringhio ha detto...

Nessun commento è stato soppresso, men che meno perché discordante con altri: non è questo il costume di Tracce Diverse. Avremmo potuto sopprimerlo per volgarità, ma non ne sappiamo nulla. C'è stato forse qualche errore da parte di chi l'ha inserito e che suppongo sia lo stesso che ne lamenta la soppressione e mostra di conoscerne il contenuto.

Ringhio ha detto...

Mi accorgo ora di un commento eliminato alcuni mesi fa, ora ricordo; credevo si facesse riferimento a oggi.
In questo caso, rettifico quanto ho scritto per notare che riscontro un'insinuazione abbastanza gratuita sul modo di amministrare il blog.
Solo per informazione: si trattava appunto di un commento che doveva essere eliminato secondo le regole correnti della netiquette.

Anonimo ha detto...

Mammia mia!! L'amministratore del blog saprà ciò che deve fare!Amministratore, vuol dire che il blog è sotto stretto "controllo"!!!:)) Leggo proprio questi giorni appelli disperati in Germania: canili strapieni, cani abbandonati ... affermano che MAI tanti abbandoni o cessioni di cani ai rifugi come ultimamente...Allora mi devono dire dove finiscono tutti cani che da mezzo mondo finiscono in Germania e altri paesi del Nordeuropa.