Sta a ciascuno di noi rimanere con gli occhi aperti per non perdere queste tracce per essere consapevoli, e non burattini manovrati senza capacità critica.
Su questo blog c'è qualche traccia, il resto non dovete mai smettere di cercarle voi.

martedì 16 settembre 2008

Traffici di cani è ora di dire basta!


Questo articolo è del 28 maggio 2005 ma è molto esaustivo su una realtà che continua.
Da allora ancora milioni di animali vanno in Germania e altri paesi del Nord Europa, da allora molte Associazioni continuano a prospettare favolose adozioni oltre confine e chiedono soldi.
Da allora si sono susseguiti molti altri fatti che confermano che i traffici animali sono una lucrosa e imponente realtà sulla sofferenza di milioni di esseri viventi.
Con che coraggio qualcuno osa affermare ancora che non è vero?
Non si può rimanere indifferenti a tutto questo, gli stessi Governi Europei devono provvedere per arginare i traffici, prenendo esempio dalla Grecia, e ora di dire basta!
Traffici di cani
Rubati e venduti Associazioni per la protezione animali ambigue vendono cani randagi importati illegalmente. I cuccioli hanno dovuto subire 13 ore di tortura, accatastati uno sull'altro, senza cibo.Quando i poliziotti hanno aperto i portelloni di un furgone Komby e di una Jeep, hanno liberato 45 randagi ungheresi, smagriti, spaventati, malati - i certificati sanitari erano falsi.
La cosa peggiore: tutto ciò è accaduto su un terreno dell'"assoc. per l'aiuto di animali" a Seeheim, nella regione Hessen. I responsabili dei trasporti dei cuccioli sono collaboratori di un'associazione per la protezione animale. I veterinari tedeschi avvertono da anni che esistono associazioni animaliste ambigue. "Il commercio con i cani randagi è molto lucrativo. "L'aver salvato le povere creature è solo apparenza", spiega Christa Wilczek. La veterinaria 42enne della ASL Darmstadt - Dieburg è convinta che organizzazioni tedesche importano illegalmente oltre 50.000 cani.
L'assoc. Verband fuer das deutsche Hundewesen" di Dortmund suppone addirittura che vengano importati illegalmente 100.000 cuccioli. "Attualmente si può comprare un cane in modo talmente facile come un panino al panificio", afferma la responsabile per la protezione animale regionale di Hessen, Madeleine Martin. Secondo lei negli ultimi anni il commercio di cani è incrementato di circa il 100%. Quattro associazioni animaliste della Sassonia del sud e della regione Nordrhein-Westfalen (Nordrenowestfalia) e organizzazioni olandesi, ordinano da anni, da quanto hanno confermano le istituzioni, via Internet cani da intermediari inglesi, che fanno rubare dalle strade in Romania e Polonia i giovani animali.
Gli animali poi vengono "lasciati in magazzini di passaggio" in Ungheria e poi consegnati passando per l' Austria.Per far perdere le loro tracce, i trafficanti nel loro tragitto cambiano più volte vettura, itinerario e telefoni cellulari. In Germania questi animali vengono offerti tramite inserti pubblicitari "da allevamento casalingo". "Ad un prezzo che va sino a 350 Euro a cane" dice sconcertata la veterinaria Wilczek. Il presidente della DTSB, Wolgang Apel, dice: ci deve essere l'obbligo di marcatura e registrazione a livello europeo. Le istituzioni possono intervenire soltanto quando da qualche parte si sentono lamentare dei cani nelle vetture, dice un detective. L'anello di trafficanti a sud di Francoforte, che è attivo a livello europeo, è stato scoperto solo per caso. La ASL veterinaria della regione di Hessen ha avuto segnalazioni da parte di cittadini e ha posto sotto controllo la "Tierhilfe Seeheim e V." e bloccato la consegna di cani.
La ASL veterinaria ha denunciato la direttrice dell'assoc. Tierhilfe, 56enne Monika B. per maltrattamento agli animali. Indaga anche il Ministero per l'ambiente della regione Hessen e la procura di Darmstadt. Colui che è a capo dell'organizzazione dei trafficanti, un inglese, si è fatto vivo presso la ASL veterinaria via e-mail. L'uomo si è espresso in tedesco perfetto a riguardo del traffico ed ha scritto che "è solo interessato a salvare i cani randagi" e non guadagna neanche un centesimo. Gli esperti non ci credono. Dai dati indicati dagli investigatori, muore entro due settimane quasi il 40 percento dei cani a causa di malattie infettive.
(c) redazione e editrice Focus

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Questo articolo risale a quest'anno.......

IL MATTINO

9 GENNAIO 2008
Attenti ai trafficanti di animali


Randagi narcotizzati e stipati fino all’inverosimile in furgoni sequestrati dalle forze dell’ordine diretti in Germania; adozioni di comodo; decine di segnalazioni di animalisti che da anni denunciano la scomparsa di centinaia di cani rubati, raccolti in strada o dai canili che vengono venduti per 300-600 euro ciascuno a vivisezionisti stranieri. Non ultima la vicenda che in questi giorni ha coinvolto il canile consortile dell’isola d’Ischia, al centro di un’indagine su un traffico sospetto all’estero di adozione dei randagi con decine di indagati, tra cui un veterinario dell’Asl, e tre ordinanze di custodia cautelare. Su tutti, le ipotesi di reato commesso in associazione fra più persone, dal traffico illecito e dal maltrattamento di animali fino alle false documentazioni prodotte per facilitare l’espatrio degli animali destinati all’adozione nei paesi d’oltralpe. I viaggi. Sono migliaia gli animali che dall’Italia, ma anche dagli altri Paesi europei finiscono ogni anno in Germania, Svizzera, Austria, Olanda e Danimarca: viaggi verso un’atroce fine che si stanno sempre più intensificando. Sono ancora tanti gli amanti dei quattrozampe che non conoscendo questa grande piaga credono in buona fede alle promesse di paradisiache adozioni all’estero fatte dai trafficanti. Per saperne di più, riportiamo qui di seguito il manifesto distribuito dal comitato «Segugio 281», che si è costituito per la tutela degli animali d’affezione all’interno della Comunità Europea. Il manifesto. «Da parecchi anni si perpetrano movimenti di animali domestici, in particolar modo cani e gatti, verso paesi del nord Europa sopratutto Germania, Svizzera e Austria. Sedicenti zoofili adottano parecchi cani per volta dai canili pubblici e privati e anche cani di proprietà incustoditi spariscono per poi non essere mai più ritrovati. In casi documentati, i cani spariti sono stati rinvenuti narcotizzati in furgoni fermati dalle forze dell’ordine». I consigli. «Non lasciate mai animali incustoditi, anche per breve tempo, legati fuori da negozi o grandi magazzini. Non lasciate mai animali soli in auto. Non affidate cucciolate a sconosciuti che promettono di sistemarli. Non affidate cani sulla parola. Se siete volontari di canili o rifugi, fate compilare appositi moduli d'affido con clausole di assoluto controllo: dovete sempre avere la possibilità di rintracciare e contattare gli affidatari. Non affidate mai animali temporaneamente: le adozioni temporanee non offrono alcuna garanzia di sicurezza all’animale che necessita di una stabilità in senso definitivo presso una famiglia affidabile. Non affidate mai animali via internet. Non affidate mai animali lontano dal vostro territorio: di tanti animali adottati da un capo all’altro del Paese se ne sono perse le tracce. Non fidatevi di veterinari che, con la scusa di prestazioni gratuite, prelevano animali».

Anonimo ha detto...

Mi pare di sentirmi male al pensiero che esistano ancora persone che credono di "risolvere il randagismo" semplicemente allontanando gli animali dal loro territorio o dalla loro vista, o di coloro che si mettono alla caccia di animali randagi spostandoli come pacchi postali da un luogo all'altro ed accontentandosi di foto: se volete vi posso fare avere tutte le foto bellissime dei miei animali , di quelli vivi e di quelli morti da decenni....

Anonimo ha detto...

Ma c'è una motivazione fondamentale per cui vegnono portati centinaia di migliai di cani e gatti all'anno in Germania: in Germania vendere randagi alla vivisezione è LEGALE.
Le associazioni animaliste, i rifugi, e chi per essi, se hanno l'autorzzazione secondo l'art 11 per la protezione animale, possono vendere animali, cioé farne commercio... e quindi...IL GIOCO E' FATTO!
Probabilmente chi qui in Italia sposta cani dal Sud al Nord e viceversa, il gioco lo conosce molto bene...
Dall'Italia NON DEVE PIU' USCIRE UN ANIMALE!!!
Le grandi associazioni si devono solo vergognare, perché lo sanno e non fanno niente!!! e sono ONLUS!!!
E prendono i soldi delle nostre tasse per fare cosa???Certo non per proteggere gli animali