La sicurezza di chi?

Il pacchetto sicurezza, era la priorità della campagna elettorale, e ha funzionato. Ha funzionato sapendo individuare le corde giuste della confusione e della precarietà degli italiani, del sentirsi soli.

Alle promesse, si sa, è allettante crederci, e se qualcuno dice non preoccupatevi, adesso “ghe pensi mi” perché non credergli? Tanto peggio di così?

Invece il peggio sta per arrivare. I problemi ci sono, ma la soluzione è sotterrarli, occultarli, non fare sapere.

Ma quando è in atto una guerra alla magistratura, c’è da chiedersi seriamente, la sicurezza di chi è in ballo? Non certo quella degli Italiani, almeno degli italiani onesti.
E allora abolire le intercettazioni, imbavagliare la stampa con il divieto di menzionare qualsiasi notizia prima di una avvenuta sentenza, decreto per la sospensione dei reati “meno gravi”.
Ma non basta!
Berlusconi annuncia che ha in procinto di presentare un disegno di legge per evitare che si possa continuare ad utilizzare la giustizia contro chi è impegnato ai più alti livelli istituzionali nel servizio dello Stato.

Nel frattempo, E' stata depositata nella cancelleria della quinta sezione della Corte d'Appello di Milano l'istanza con la quale Silvio Berlusconi ha ricusato il presidente della decima sezione del Tribunale di Milano, Nicoletta Gandus. La ricusazione riguarda il processo in cui il premier è imputato per corruzione in atti giudiziari con l'avvocato inglese David Mills.

La domanda diventa perentoria, di chi è la sicurezza se non per i delinquenti?

Non trascurando che genialmente si risolve anche il problema dell’affollamento delle carceri!
Ma si sa, occhio che non vede cuore che non duole, allora imbavagliamo la stampa, che nessuno sappia niente di niente, assolutamente nulla.
E così se era in vigore l’obbligato silenzio stampa e l’abolizione delle intercettazioni, nella clinica degli orrori ci andava ancora gente a farsi scannare, e questa la sicurezza degli italiani?