Sta a ciascuno di noi rimanere con gli occhi aperti per non perdere queste tracce per essere consapevoli, e non burattini manovrati senza capacità critica.
Su questo blog c'è qualche traccia, il resto non dovete mai smettere di cercarle voi.

mercoledì 17 giugno 2009

Tentacoli sull'Umbria 2

CANILE, PARTE UNA RACCOLTA DI FIRME

Iniziativa dell’Enpa e dei consiglieri del Pd rivolta al sindaco perché intervenga il Comune. Viene richiesta un’ordinanza “protettiva” contro traffici sospetti.

ASSISI17.06.2009 CORRIERE DELL'UMBRIA

Una raccolta firme promossa dall'Ente nazionale protezione animali e dai consiglieri del Pd Claudio Passeri e Claudia Travicelli rivolta ai cittadini di Assisi, Bastia, Bettona, Cannara e Valfabbrica per chiedere al sindaco di Assisi, quale capofila del consorzio fruitore dei servizi del canile comprensoriale di Ponterosso, un'ordinanza di regolamentazione degli affidi che si ispiri alle circolari dei ministri della salute Veronesi (2001) e Garavaglia (1993). La raccolta firme prende spunto dalla prospettata partenza di 40 cani, un terzo di quelli attualmente presenti nella struttura, da parte di soggetti di nazionalità tedesca, per i quali la Asl avrebbe dato parere favorevole inoltrandolo al Comune di Assisi il quale ha chiesto parere ai sindaci degli altri Comuni ed ad al servizio sanità animale della Regione. Al sindaco è arrivata - da Bastia e Valfabbrica - la richiesta di un incontro urgente per discutere sia della ventilata gestione da parte della Pro Animale, sia per l’affido dei 40 cani, mentre - prima delle elezioni - il sindaco di Cannara ha deliberato negativamente sia per l'affido dei 40 cani, sia per la ventilata gestione della Pro Animale. Nella raccolta firme, in particolare, si chiede a Ricci di emanare un’ordinanza che tra i punti irrinunciabili contenga - tra le altre cose - che l’affido sia effettuato solo al diretto interessato e che sia limitato solo alle persone fisiche residenti nel territorio regionale, salvo eccezioni da valutare. Più in generale, l’ordinanza dovrebbe ispirarsi alle circolari emanate dal Ministero della Salute, tuttora in vigore e vincolanti per le Asl, nelle quali si identifica il benessere dei cani randagi anche “nelle attività dirette al loro affidamento e al relativo controllo” (Veronesi) e si stabiliscono criteri atti ad evitare affidi che possano immettere animali in un circuito di traffici, ad affidare gli animali soltanto all'interessato che si presenti personalmente e ad instaurare il massimo controllo sulle garanzie di buon trattamento da lui fornite (Garavaglia)

PETIZIONE
AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI ASSISI
AI SIGNORI SINDACI DEI COMUNI DI
BASTIA UMBRA, BETTONA, CANNARA, VALFABBRICA


L’Ente Nazionale Protezione Animali
I Consiglieri del Comune di Assisi Claudio Passeri e Claudia Maria Travicelli
I sottoscritti cittadini dei Comuni di Assisi, Bastia Umbra, Bettona, Cannara, Valfabbrica, Comuni consorziati nella fruizione dei servizi del Canile comprensoriale

CONSIDERATO che la legislazione italiana protegge e tutela gli animali d’affezione tramite leggi nazionali e regionali e in particolare: 1) i cani dei privati e dei canili devono essere tutti identificati e rintracciabili tramite iscrizione all’anagrafe canina regionale (l. 281/1991, l.r. 19/1994, o.m. 6.8.2008) 2) i cani ricoverati nei canili non possono essere soppressi né destinati alla sperimentazione (l. 281/1991, l.r. 19/1994);
CONSIDERATO che il Ministero della Salute ha emanato negli anni circolari, tuttora in vigore e vincolanti per le ASL, nelle quali si identifica il benessere dei cani randagi anche “nelle attivita' dirette al loro affidamento e al relativo controllo” (circolare Veronesi, 2001) e si stabiliscono criteri atti ad evitare affidi che possano immettere gli animali in un circuito di traffici (come affidi plurimi, affidi per conto terzi, affidi fuori del territorio o addirittura all’estero), ad affidare gli animali soltanto all’interessato che si presenti personalmente e ad instaurare il massimo controllo sulle garanzie di buon trattamento da lui fornite (circolare Garavaglia, 1993);
CONSIDERATO che la legislazione europea sui movimenti a carattere non commerciale degli animali da compagnia prescrive che cani e gatti possano espatriare dopo i tre mesi di età, soltanto se accompagnati dal proprietario o da persona da lui incaricata e se non siano destinati alla vendita o al trasferimento di proprietà, e che per ciascun proprietario non possano espatriare più di cinque animali (Regolamento Europeo 998/2003);
CONSIDERATO che animali d’affezione trasferiti dall’Italia in altri Paesi europei come Austria, Germania e Svizzera perdono ogni tutela da parte della legislazione italiana, in particolare sono esposti alla soppressione e all’uso per sperimentazione e, non esistendo in quei Paesi anagrafe canina pubblica, risultano di fatto in larga parte non rintracciabili;

CONSTATATO che i cittadini riferiscono che dal Canile comprensoriale di Ponte Rosso in S. Maria degli Angeli da molti anni vengono effettuati, sotto i loro occhi, trasporti periodici di cani in furgoni verso l’estero (specialmente in Germania e Austria), solitamente nei giorni festivi dei fine mese;
CONSTATATO che tali prelievi e trasporti sarebbero effettuati per conto di organizzazioni straniere, benché i cani figurino adottati da persone fisiche che risultano nel tempo intestatarie di una grande quantità di animali;
CONSTATATO che tali organizzazioni straniere hanno evidentemente un rapporto privilegiato con il Canile, dal momento che gli orari d’apertura non ne consentono una normale frequentazione da parte dei cittadini e scoraggiano quindi le adozioni locali;
CONSTATATO che ai cittadini trovatisi sul posto alla partenza dei furgoni sono state date spiegazioni vaghe, quando non menzognere;
CONSTATATO che a cittadini italiani è stata negata l’adozione di cani col motivo di una “prenotazione” da parte di tali organizzazioni straniere;

CONSIDERATO che gli animali finirebbero non già presso le famiglie degli adottanti, ma in altri canili di proprietà di tali organizzazioni o presso stalli organizzati, per essere ceduti probabilmente dietro pagamento;
CONSIDERATO che tale sistematica razzia umilia la coscienza dei cittadini e la dignità delle istituzioni, e vanifica gli investimenti di denaro pubblico faticosamente destinati all’applicazione delle leggi, trasformando le strutture di prevenzione del randagismo in comodi depositi e relegando gli amministratori dei Comuni nel ruolo offensivo di subalterni fornitori di merce;
CONSIDERATO che l’immagine che la città di Assisi promuove di sé come “Città Serafica”, luogo di vocazione civile e di rispetto e amore per gli animali, in omaggio alla tradizione francescana di cui si fa portavoce presso i mezzi di comunicazione, risulta gravemente danneggiata a causa di tale fenomeno e che da ciò potrebbe venire danno alla città tutta;
CONSIDERATO che i Sindaci dei Comuni consorziati sono i proprietari e i tutori legali degli animali ospitati nel Canile comprensoriale di Ponte Rosso

CHIEDONO

al Sindaco di Assisi, in qualità di Sindaco del Comune capofila del consorzio fruitore dei servizi del Canile comprensoriale
ai Sindaci dei Comuni consorziati

di emanare, sull’esempio dei regolamenti già elaborati per la tutela dei loro animali da altri Comuni italiani, quali Empoli, Lecco, Milano, Ravenna, Vittoria (RG), S. Lazzaro di Savena (BO), di emanare una

ORDINANZA DI REGOLAMENTAZIONE DEGLI AFFIDI

che preveda i seguenti punti irrinunciabili:

- l’affido è limitato alle sole persone fisiche residenti nel territorio regionale, salvo eccezioni da valutare in funzione della possibilità di controlli diretti;
- l’affido è gratuito;
- l’affido è effettuato al solo diretto interessato, che provi con documenti originali la propria identità e residenza e sottoscriva la dichiarazione di mantenere presso di sé l’animale con garanzia di buon trattamento;
- l’affidatario si obbliga a non cedere il cane ad altri se non dopo due anni, salva la necessità debitamente dimostrata e valutata dal Comune e dal referente per la struttura, con assunzione degli stessi impegni da parte del nuovo proprietario. In caso di difficoltà o eventi negativi, l’affidatario può effettuare rinuncia alla proprietà restituendo il cane alla struttura;
- l’affidatario si obbliga a comunicare immediatamente alla ASL, al Comune e al referente per la struttura ogni cambio di residenza o domicilio, ai fini della garanzia della sua rintracciabilità;
- una sola persona fisica non può prendere in affido più di due cani in tre anni, salvo eccezioni da valutare da parte del Comune e del referente per la struttura, in funzione del corretto mantenimento degli animali;
- non può essere effettuato un nuovo affido alla persona fisica che abbia rinunciato in precedenza alla proprietà di un cane, salvo il caso di restituzione per difficoltà inerenti alle caratteristiche del cane e richiesta di un cane più adatto all’affidatario, secondo valutazione da parte del Comune e del referente per la struttura;
- l’affidatario si obbliga a sottostare a controlli della presenza del cane presso il suo domicilio e delle sue condizioni di mantenimento; in caso di esito negativo, il cane sarà ripreso dalla struttura;
- tutte le condizioni d’affido e gli obblighi dell’affidatario debbono essere riportati nell’atto di affido e sottoscritti dall’affidatario stesso;
- l’affido è comunicato entro sette giorni al Comune che darà il suo parere vincolante, in difetto del quale l’affido è nullo e il cane è ripreso dalla struttura.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Siamo alla frutta... se la ASL ha veramente dato parere favorevole, fregandosene anche dei soliti infingimenti... meno male che gli altri sindaci hanno la testa sulle spalle! La Regione farà il suo dovere, spero, e sarebbe proprio ora che si muovesse la Martini!
Solo... capisco la prudenza, ma come sarebbe a dire "finirebbero in altri canili... PROBABILMENTE ceduti dietro pagamento"?? ma se è sotto gli occi di tutti, ci sono gli annunci dei canili e quelli nei portali con tutti i prezzi!

Anonimo ha detto...

Richieste SANTE che spero vengano accolte.....

Anonimo ha detto...

C'è anche la segnalazione ad Autorità superiori!!!!
Bisognerebbe cominciare!!!
Come mai i tedeschi si portano pure loro veterinari e fanno di nascosto sterilizzazioni?????
Brava Enpa di Perugia!
Se la regione non fà il proprio dovere.... ci si può rivolgere altrove....
Ora non credo si scherzi più!

Anonimo ha detto...

Mi complimento per questa petizione, che a mio avviso andrebbe estesa anche ad altre Regioni d'Italia!
L'Onorevole Martini dovrebbe prestare molta attenzione a questo fenomeno dell'esportazione ormai molto diffuso.
Una volta si screditava chi ne parlava, ora l'evidenza non può essere più negata, non è neccessario essere animalisti per dire basta a queste oscenità!!!

Anonimo ha detto...

La deportazione è diventata frenetica da tutti gli angoli del sud e dell'Est.
La petizione è importantissima!Ricordiamoci che spariscono nel nulla tanti cani e gatti, rubati persino dai giardini e ricordo di casi a Milano e Roma, dalle mani dei proprietari!
Quindi potrebbe toccare chiunque di vedersi sparire i propri beniamini!
In tutte le regioni, dovrebbe fatto ciò che sta facendo l'ENPA di Perugia, perché questo fenomeno delle deportazioni c'è OVUNQUE in Italia !!
Dov'è tutta la miriade di cosiddetti "bravi" animalisti che fà qualcosa di concreto ma in positivo PER gli animali?

Anonimo ha detto...

Io credo che altri abbiano raccolto firme per prevenire fenomeni di trasferimento di cani da regione a regione o addirittura da stato a stato, ne sono sicura perchè ho firmato.

Ringhio ha detto...

Anch'io ho firmato, ed era l'associazione UNA - Uomo Natura Animale, che non si preoccupa d'essere relativamente piccola (mai fu più vero il detto "pochi ma buoni"), ma, lasciatemelo dire, lavora con coraggio, dedizione e competenza da molti anni.
Io voglio sperare che qualche voce più potente, e decisa anche solo la metà, si levi finalmente a difendere il nostro Paese da chi lo depreda e lo umilia... e anche dalla sua stessa colpevole acquiescenza.

Pippo ha detto...

Hai ragione, Ringhio: anche a me piace molto come lavora l'Associazione UNA: seriamente e con costanza, da anni.

Anonimo ha detto...

Non è la prima volta che l’ASL permette di far sparire cani oltr’Alpe... e parlo del Nord Italia...!!!

Anonimo ha detto...

Confermo. Io sono del Nord Italia e so che Asl e Regione giustificano ed accettano i trasferimenti in massa all'estero!

Anonimo ha detto...

Sono contro legge e vanno puniti dovutamente!!
Se ci vuole anche al tribunale europeo!!
Basta!